White Widows Pact ‘True Will’
Review Overview
8
8WHITE WIDOWS PACT
‘True Will’-CD
(New Damage)
8/10
Alle volte basta davvero poco per fare un centro completo e dare alle stampe un disco che si candida seriamente a diventare una delle sorprese di questo 2015: i White Widows Pact, da Brooklyn (NY), sono riusciti nell’impresa di sfornare un disco di debutto, dopo un ep uscito l’anno scorso, deflagrante e stordente come pochi proponendo una clamorosa mistura di death metal, hardcore metallizzato e scorie sludge. La creatura di David Castillo, frontman dei post-hardcorer Primitive Weapons e uno dei proprietari dalla storica venue Saint Vitus Bar, non propone certo nulla di nuovo ma l’intensità sfibrante con la quale attaccano l’ascoltatore non lascia davvero scampo. Bastano i primi quattro brani per capire che questi giovanotti (ma mica tanto…) hanno puntato tutto sull’intimidazione fisica, un approccio “in your face” a base di voce urticante, magma di chitarra che colpisce come una mannaia e sezione ritmica incessante. Un breve interludio a base di chitarra acustica porta un po’ di apparente pace prima della seconda parte di disco, che propone un menù piuttosto omogeneo a quanto ascoltato in precedenza ma con qualche leggera variazione sul tema (ad esempio le pseudo progressioni meccaniche di ‘No Exit’ o la più commestibile ‘Cruel and Unusual’) che riesce a mantenere alta l’attenzione. Interessantissime le sporadiche parti in downtune che riprendono i Crowbar e i Melvins più malsani, soprattutto quando le ritmiche diventano caotiche e rallentate. Così come gustose, anche se non particolarmente determinanti, sono le comparsate di Liam dei Cancer Bats nella diretta ‘This Thing Of Ours’ e Sara Taylor dei criminali electro-industrial Youth Code nella caotica ‘Blood And Smoke’. Pochi fronzoli e approccio intimidatorio per un disco che può dare dipendenza e che rende i White Widows Pact una band da tenere assolutamente d’occhio!
(Davide Perletti)
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