White Lies ‘Friends’
Review Overview
5.5
5.5WHITE LIES
‘Friends’-CD
(BMG)
5.5/10
Peso – forma. Nella vita mantenere una forma che ti consenta di adeguarti e muoverti facilmente con quello che ti circonda non è sempre facile. Nella musica il peso-forma, se si ha la fortuna di trovarlo azzeccando un album di grande qualità e ottime canzoni, rischia di diventare una sorta di legge del contrappasso, in pratica non si riesce più a idealizzare né a costruire niente di buono (per moltissime band…); si deve rischiare e creare qualcosa di interessante per far scattare in chi ascolta l’adrenalina, per far battere il piede o far muovere la testa in oscillazione perenne! I White Lies band, dedita inizialmente ad una dark new wave basata su modelli riconosciuti come Joy Division/New Order o a certo romanticismo alla Echo & The Bunnymen, si sono sempre più calati, album dopo album, nella parte di interpreti di musica per nostalgici. Sempre più dosi di tastiere, che puntualizzano l’inizio dei brani e ne fanno un filo conduttore per tutta la durata dell’album ‘Friends’. Il lavoro tratta temi che rimandano allo scorrere del tempo, alle amicizie e alle scelte sbagliate; viene suonato, come dicevamo, con un’elettronica di base molto marcata, ma se in passato certe melodie e ritornelli li salvavano, in molti casi anche da banalità, qui la cosa si fa più ardua. C’è un senso di apatia che aleggia tra i brani, anche la morbidezza dei suoni con cui è stato registrato l’album influisce negativamente e risulta abbastanza fiacco. I White Lies non riescono a utilizzare le loro formule vincenti del passato e un piccolo esempio in ‘Friends’ c’è e si chiama ‘Come On’, nella cui melodia echeggia come un fantasma ‘Farewell To The Fairground’. Triste nostalgia.
(Giuseppe Picciotto)
Voto 5,5
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