War On Women ‘Wonderful Hell’
Review Overview
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9WAR ON WOMEN
‘Wonderful Hell’-LP
(Bridge 9)
9/10
I War On Women sanno sintetizzare davvero bene determinati concetti. “We’ve got to stop this fascist creep” (dalla title track) è una riga più che esplicita ed efficace a una settimana dalle elezioni statunitensi. Vale lo stesso per “we politely request you get your boots off our necks” e per “no one’s illegal on this stolen land”, rispettivamente da ‘White Lies’ e ‘This Stolen Land’ con cui si mettono a confronto con la cronaca del 2020. ‘In Your Path’ torna invece su un argomento fondamentale per il gruppo con “…the fault wasn’t mine, or where I was, not how I dressed” e non usa mezzi termini nel ripetere più e più volte “the rapist is you”. Se questi spunti già li rendono un gruppo meritevole di essere sentito, lo stato di grazia musicale con cui si ripresentano al mondo a due anni da ‘Capture The Flag’ fa delle 11 tracce di ‘Wonderful Hell’ un ascolto calorosamente consigliato. La base hardcore melodico è solidissima, le divagazioni – che siano post hardcore o rock – tengono alta sia la tensione che l’attenzione e J. Robbins (ex Jawbox, Burning Airlines, Government Issue) nuovamente alla produzione ha di certo contribuito al risultato. Shawna Potter alla voce è incisiva e versatile, potreste avere riferimenti diversi ma per carica ed espressività mi piace affiancarla a Kristen Patches dei Naked Aggression. Fatevene qualcosa di questo mese senza mondanità serale e imparate a memoria quel che han fatto finora i War On Women.
(Marco Capelli)
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