Venom ‘From The Very Dephts’
Review Overview
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‘From The Very Dephts’-LP/CD/Digital
(Spinefarm)
5/10
Il 2015 vede il ritorno dei Venom. I Venom sono, a mio parere, un gruppo estremamente importante per lo sviluppo del metal estremo. I primi 3 album sono fondamentali per capire le basi e i successivi sviluppi di un suono che avrebbe influenzato il black e il thrash metal. Basti pensare ad un pezzo come ‘Witching Hour’. Metallica e Slayer si sono abbeverati alla nera fonte del terzetto di di Newcastle, condividendo con loro i primi raffazzonati tour in giro per l’Europa e gli Stati Uniti. Poi come spesso accade, i nostri cambiano pelle. Già con il quarto platter, ‘Possessed’, il terzetto abbandona il suono marcio degli inizi, in favore di un robusto speed metal con iniezioni di melodia in salsa hard rock, che poi troverà sfogo in album come ‘Prime Evil’, ‘Temples Of Ice’ e ‘The Waste Lands’, che vedranno anche una rivoluzione in seno alla band: fuori lo storico fondatore/bassista/cantante Cronos e dentro l’arcigno Tony Dolan. In mezzo a tutto ciò si innesta la presenza di tastiere e di sperimentazioni abbastanza strane, almeno riferendosi alle primissime uscite del gruppo. Poi, come altrettanto spesso accade, il gruppo si sfalda per poi tornare sulle scene nel 1997 nella line up classica (Cronos, Mantas, Abaddon) e l’album ‘Cast In Stone’. Da lì di acqua ne è passata, e alcuni album dopo (e col solo Cronos dei membri originali), i Venom tornano in pista con questo ‘From Very Depths’. Non sono rimasto molto colpito da questo comeback. Il tutto suona floscio e per niente coinvolgente. La voce di Cronos è ancora cattiva e macho, ma non c’è mordente. I suoni sono fiacchi, troppo moderni e puliti. C’è un eccesso di groove e di mid tempo, quando invece avrebbero potuto e dovuto pigiare a manetta l’accelleratore. E’ un album piatto, con riff già sentiti. Poi è tutto davvero troppo lento, davvero. In poche parole:, molto ma molto noioso. Vi dò un consiglio: se volete avere un assaggio di come sono i Venom che non suonano proto black/thrash metal, andate a ripescarvi il terzetto di album incisi tra il 1989 ed il 1992. Se invece volete scoprire i Venom più marci e menefreghisti, allora concentratevi sugli anni dal 1981 al 1984. Il resto, come si suol dire, prendetelo con le pinze.
(Marco Pasini)
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