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Salad Days Magazine | December 22, 2024

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URAGANO NEGLI OCCHI ‘UNO SGUARDO SULLA MILANO HARDCORE PUNK 2015-2020′

URAGANO NEGLI OCCHI ‘UNO SGUARDO SULLA MILANO HARDCORE PUNK 2015-2020′
Salad Days

URAGANO NEGLI OCCHI
‘Uno Sguardo Sulla Milano Hardcore Punk 2015-2020′-FILM
(FOA Boccaccio 003)


Riesco ad andare alla “seconda” del documentario sull’ultimissima generazione della Milano HC/punk, tenutasi domenica 23 maggio, al Boccaccio di Monza. Seconda per cronologia, ma (forse) prima per importanza: ‘Uragano Negli Occhi’ è una produzione del centro sociale della città del circuito, quindi si tratta di un “comincio da casa, e poi vado a spaccare il mondo”. Diciamolo subito, è un signor “pacchetto”: lo scrivo tra virgolette perché in quella busta c’è molto più che una scheda USB e due fanze. Prima edizione, 350 copie, io ho la 171, e siamo solo alla “seconda” proiezione: direi meritatissimo ottimo inizio. Tecnicamente, 50 minuti e più che volano via che è un piacere. Agli interventi dei protagonisti si alternano immagini della mia città, con un alternarsi di alto/basso, mainstream/underground, vecchio/nuovo, bello/brutto che rendono alla grande il mondo di contrasti che fa di Milano un posto dove, per fortuna, non può non esistere una scena hc/punk: punto. Escono tante belle cose, quasi delle scoperte per un vecio come il sottoscritto, che causa rotture di coglioni varie si è eclissato (attivamente) proprio da quella scena, 15/20 anni fa. Prima di tutto scriviamolo su pietra. Non è vero che il culmine dell’hardcore milanese sono i Sottopressione e quel periodo specifico, i.e. gli anni ’90 ed i primi ‘00. A sentire Martin dei Sempre Peggio (uno dei più entusiasti della “scena”, da sempre), piuttosto che a vedere gli occhi e la faccia di Tadzio, che qui parla in veste di organizzatore di concerti, non si può non pensare: cazzo, che figata questo quinquennio! Segnalo alcuni temi che impreziosiscono il film.
Uno. La continuità temporale con situazioni precedenti. Ci sono i Wretched, ci sono i Kina…
Due. La continuità “geografica” con situazioni non milanesi. Ci sono i Kontatto, ci sono i Contrasto…
Tre. C’è un preciso e durissimo discorso POLITICO (e lo scrivo tutto maiuscolo), che parte da una “call to arms” a seguito dell’omicidio di DAX. C’è T28. C’è Cox (spettacolo quando Martin parla dei “conchettari”, e della “selezione delle iniziative” che giustamente devono fare)…
Quattro. C’è un preciso e durissimo discorso di inclusività. Ci sono le Queens Of Chaos, ci sono le Lucta…
Cinque. C’è tanta arte, inteso come “quello che viene assieme al punk hc”. C’è Serigrafatti, c’e’ Roberta Scomparsa…
Sei. Ci sono tanti concerti. Roba da far impallidire (per tornare all’inizio) i Sottopressione al Tunnel. Ci sono i concerti in Casa Gorizia, ci sono le cinque giornate, con il famoso gran finale dei Sempre Peggio in strada, come deve essere…

E, per finire, ci sono anche “le cose nuove”. Vedi l’Occult Punk Gang… da vedere. Da far vedere a tutti quelli che “non c’è ricambio generazionale”. Da far vedere a tutti quelli che “i milanesi sono stronzi”.

P.S.
Se non bastasse il film, nella busta trovate due fanze, che valgono, loro, l’acquisto. Rassegna di foto e rassegna di flyers.
(fmazza1972)

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