Una serata a teatro con Morrissey
Un gradito ritorno quello del cantante inglese, che non calcava i palchi italiani da un paio d’anni.
Un ritorno che lo vede passare in varie città italiane, per l’evento milanese la location scelta è il teatro Linear4Ciak. Un evento che non è rimasto esente da critiche, positive e negative: è circolata parecchio la foto backstage con soggetto il divieto di vendere e consumare prodotti contenenti carne durante il concerto, ed inoltre le malelingue si son date da fare sulla decisione di annunciare le condizioni di salute del cantante poco prima dell’inizio del tour, come a voler sottintendere che “potrebbe essere l’ultima occasione di vederlo”. Voci che non hanno fermato la moltitudine di persone presenti, che hanno riempito la sala sin dalla proiezione pre-concerto. Una proiezione che introduce perfettamente le ideologie del cantante inglese: si passa da video musicali (Ramones, New York Dolls, Nico, Brian Eno, Chris Andrews) a spezzoni di rivolte (per la precisione contro il governo inglese nell’epoca Iron Lady) ma anche video con tematiche sociali, antirazziali, personali, comiche ed animaliste. In pratica, tutto ciò che racconta Morrissey nelle sue canzoni.
L’inizio dello show è segnato dalla caduta del sipario dove era proiettato il video e dal boato della folla, gente che si alza dimenticandosi dei posti assegnati (ovviamente a diverse fasce di prezzo) e si riversa il più avanti possibile. Si son viste parecchie scene dove i possessori di biglietti nelle prime file sono quasi arrivati alle mani con gente accorsa dalle retrovie, risultato? Dai posti più lontani ci si poteva godere meglio il concerto.
Lo show è emozionante, non sapevo cosa aspettarmi dalla sua voce per via dell’età invece mi son dovuto ricredere totalmente: un’ora e mezza di show a livello dei dischi, ed un pubblico che seguiva quasi incantato. Esegue molti dei suoi successi personali: ‘Everyday Is Like Sunday’, ‘Earth Is The Loneliest Planet” e Trouble Loves Me” per citarne alcuni, e ‘World Peace Is None Of Your Business’ dal suo ultimo disco. In scaletta ci son anche dei brani degli Smiths come ‘How Soon Is Now’ e ‘Meat Is Murder’, durante il quale molta gente si gira schifata per le immagini dei macelli proiettate come sfondo. Un solo pezzo come encore (‘One Day Goodbye Will Be Farewell’) per finire con tutta la band riunita in un inchino che, come tradizione teatrale, raccoglie l’applauso del pubblico.
Riassumendo la serata, a parte l’inconveniente dell’anarchia dei posti a sedere, è stato un evento riuscito sia come location che come spettacolo, che è riuscito a soddisfare le aspettative dei presenti e ovviamente ci auguriamo tutti che Morrissey possa replicare al più presto e il più a lungo possibile.
(Txt by Marco Mantegazza; Pics by Rigablood / Archive)
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