Tyler, The Creator ‘Cherry Bomb’
Review Overview
7.5
7.5TYLER, THE CREATOR
‘Cherry Bomb’-CD/Digital
(OFWGKTA)
7.5/10
Dopo svariate voci infondate che lo dichiaravano fuori dal rap game per dedicarsi alle arti audiovisive, Tyler, The Creator torna a distanza di un paio d’anni dal suo ultimo lavoro con “Cherry Bomb”, 13 pezzi che lasciano straniti anche i suoi fan più fedeli. Dimenticatevi i beats oscuri di ‘Goblin’ e le produzioni di ‘Wolf’, che da segno distintivo costante passano ad essere la cosa strana del disco e si ritrovano solo sporadicamente come in ‘Buffalo’ e ‘Snuckers’. La vera costante è un mix di rock, soul, rnb e hiphop, mescolati all’estremo con un’aggiunta di distorsioni e sperimentazioni varie. Che Tyler sia un grande fan di Pharrel si sapeva (“Pharrel said get ‘em so I got ‘em”, ricordate?) ed in questo disco le sue influenze vengono fuori tutte, tra pezzi semiballabili come ‘Keep da O’s’ e ‘Pilot’ e pezzi soul/rnb con cantato femminile come ’2seater’ e ‘Find Your Wings’, Tyler sembra aver attinto a manciate dallo stile dei N.E.R.D. Il punto più aggressivo dell’intero lavoro è forse il pezzo che da il titolo al disco, ‘Cherry Bomb’: la base estremamente distorta e l’aspetto lo-fi fanno intendere che ci sia stato l’aiuto dei suoi protetti (e prodotti, parlando di label) Trash Talk. Il disco è relativamente breve, non di facile ascolto e di sicuro va contro l’aspettato ma rispecchia in pieno quello che Tyler vuole rappresentare: un cambiamento e una voglia innovativa che è sempre stata presente in questo ragazzo sin dal primo mixtape, musica che in questo genere ha la pretesa di creare una cosa nuova e poco seguita piuttosto che seguire una moda appetibile per tutti. Con questo disco ci troviamo d’accordo con la sua definizione di sé stesso, “borderline genius”.
(Marco Mantegazza)
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