Triptykon ‘Melana Chasmata’
Review Overview
9
9TRIPTYKON
‘Melana Chasmata’-LP/CD
(Century Media Records)
9/10
Tom G. Warrior è, a parere mio, un genio assoluto che è stato in grado di partorire gruppi come Hellhammer e soprattutto Celtic Frost. Questi ultimi sono andati oltre alla pura materia metal, incorporando nel proprio tessuto musicale elementi di musica barocca che hanno reso album come ‘To Mega Therion’ e ‘Into The Pandemonium’ dei capolavori ancora insuperati. L’universo disegnato da questi due album è impregnato di oscurità e misticismo, un universo nel quale perdersi per poi ritrovare la propria essenza. Terminata l’esperienza Celtic Frost (per insanabili contrasti fra il nostro svizzero d’acciaio e il resto del gruppo, che a detta sua impedivano di portare avanti un discorso complicato e arzigogolato in maniera completa) il nostro ritorna con il progetto Triptykon. Sulle prime non ho considerato molto questa nuova creatura (non sono neppure andato a vederli dal vivo quando ne avevo l’occasione), ma dopo aver ascoltato questo secondo album, mi devo ricredere. Un raffinatissimo miscuglio di goth, metal e black metal, giocato su passaggi in chiaro scuro, tinteggiando un universo cupo e in continua evoluzione. La voce di di Tom G. Warrior è una litania profonda ed oscura, che ci accompagna per tutta la durata del disco, facendoci viaggiare in un tempo sospeso. Le voci femminili contribuiscono a creare un’atmosfera onirica, in cui il tempo è solo un mero accessorio dell’esistenza umana. Musicalmente ci troviamo di fronte a livelli stratosferici. Le chitarre duellano fra loro dipingendo fraseggi musicali complessi e coinvolgenti, la sezione ritmica pennella panorami di una bellezza mozzafiato. I brani sono tutti molto lunghi, costruiti attraverso meccanismi di assoluta perfezione sonora, ricchi di cambi di tempo ed in generale permeati di quel gusto barocco e decadente amalgamato alla perfezione con un suono cesellato fin nei minimi dettagli. Parliamoci chiaro: qui ci troviamo di fronte ad una qualità irragiungibile per la stragrande maggioranza dei gruppi odierni, unita ad una originalità di fondo che non trova termini di paragone. Graficamente la copertina è stata realizzata da quell’altro genio assoluto che risponde al nome di HR Giger, che con il suo tocco surrealista ha tradotto in immagine un concetto di suono senza tempo. Ripeto un capolavoro assoluto.
(Marco Pasini)
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