TOXCOW ‘THE ART OF DECEPTION’
Review Overview
7
7TOXCOW
‘The Art Of Deception’-CD
(Lostdog)
7/10
Il quarto pezzo di ‘The Art Of Deception’ vi dice tutto quello che dovete sapere sui Toxcow, band francese risorta dopo una decina d’anni nel 2016 e arrivata al primo disco in questi giorni. Il suo titolo, ‘1994’, già vi lascia intuire dove stia il loro cuore, il testo poi – che infila il più alto numero di referenze musicali che abbia mai sentito – vi dice esplicitamente quello che gli piace: Lagwagon, Satanic Surfers, Bigwig, Frenzal Rhomb e via così. Menzionano anche i Greedy Guts che con Burning Heads, Legitime Defonce e Seven Hate sono quanto di meglio è uscito dalla Francia in ambito skatepunk e ben venga siano i Toxcow a proseguire con la tradizione. La band praticamente rallenta pochissimo, non risparmia sugli stop & go e per quanto mi riguarda è al meglio nell’ opener ‘Modern Lives’, nella sintesi di ‘Chill Down’ e nella finale ‘Close To The Box’, il pezzo più articolato che pare un compendio definitivo di hardcore melodico. Se solo al cantante venisse voglia di essere un filo più incazzato, sarebbe perfetto. Caro Bay Fest, se volessi un ospite d’oltralpe avrei un suggerimento.
(Marco Capelli)
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