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Salad Days Magazine | November 21, 2024

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Touché Amoré ‘Lament’

Touché Amoré ‘Lament’
Salad Days

Review Overview

8.5
8.5
8.5

Rating

TOUCHE’ AMORE’
‘Lament’-LP
(Epitaph)
8.5/10


Touché Amoré sono uno di quei gruppi che a grosso modo si tende a dare sempre per scontato in prossimità dell’uscita di un loro album con l’errata certezza di sapere anticipatamente come suonerà un disco per poi rimanerne giustamente spiazzati. Il segreto sta tutto nell’inesauribile vena compositiva del quintetto, capace di raffinarsi e in qualche modo reinventarsi in ogni nuovo capitolo della loro discografia, rimescolando sempre le carte in tavola. ‘Lament’ è il quinto album della band e probabilmente quello che consacrerà i Touché Amoré al di fuori della nicchia underground e di chi non è particolarmente affine a queste sonorità. Prima di tutto per aver scritto un disco quasi perfetto, cosa non semplice dopo più di 10 anni di carriera, capace di inglobare tutti gli elementi caratteristici del sound del gruppo amalgamandolo con elementi freschissimi. Secondo: una spiccata vena melodica già accentuata nel precedente ‘Stage Four’, che in questo nuovo lavoro raggiunge nuove vette, come si può sentire in ‘Reminders’ e ‘Limelight’ (dove c’è il featuring di Andy Hull dei Manchester Orchestra) e ‘Savoring’ che danno quel tocco “commerciale” che non guasta mai. Terzo ma non meno importante è la presenza in fase di produzione di un guru come Ross Robinson (At The Drive In, Glassjaw, Blood Brothers, tralasciando tutto il calderone nu metal), insomma uno che sa il fatto suo e che ha dato un’ulteriore “botta” al prodotto finale. ‘Come Heroine’, ‘Exit Row’ e ‘Deflector’ sono quei tipici pezzi TA a cui non vorremmo mai rinunciare mentre ‘A Broadcast’ e ‘A Forecast’ sono due gemme in cui Jeremy Bolm trova terreno fertile per i suoi bellissimi testi, pervasi da quella tristezza/malinconia che sembra il leit motif trainante della vena compositiva del gruppo. Sperando che prima o poi trovino anche la loro felicità/tranquillità, nel mentre continuiamo a goderci i risultati come ‘Lament’. Non penso serva aggiungere altro, album da ascoltare/avere assolutamente!
(Michael Simeon)

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