TITLE FIGHT
‘Hyperview’-CD
(Anti)
9/10

Un disco di difficile concezione per i fan dei vecchi lavori dei Title Fight, un disco daascoltare attentamente e più volte, per cercare di capire il processo che ha portato la band di Kingston, PA, ad abbandonare quella rabbia giovanile o forse ad incanalarla in un processo creativo più maturo. Come in un film si capisce la trama solo quando alla fine i fatti vengono legati assieme, allo stesso modo si capisce questo disco riascoltando alcuni dei pezzi simbolo delle sonorità TF: dimenticatevi i ritmi e le urla di ‘Symmetry’, iniziate ad entrare nel mood con ‘Safe In Your Skin’, elaborate le melodie di ‘Head In The Ceiling Fan’. L’aggettivo che rappresenta maggiormente questo disco è “elegante”, sia per composizione che per scelta dei suoni: le distorsioni delle chitarre si son fatte da parte in favore del chorus, le urla hanno fatto lo stesso con il flanger, rendendo il tutto un misto tra dolce e confuso, come se l’ascoltatore si trovasse sott’acqua. Se prima i Title Fight venivano associati a bands della nuova ondata emo influenced punk­rock come Basement e Balance And Composure, ora la direzione è più quella di gruppi shoegaze rock come Nothing e Whirr. In definitiva, è un lavoro che ha delle potenzialità nascoste, non dice tutto subito, ha bisogno di essere scoperto ed ascoltato. I Title Fight sono stati capaci di scrivere un disco che si stacca dai paradigmi attuali e distruggere le aspettative, di non seguire la moda ma (forse) di crearla. Solo per i pezzi e le sonorità avrei dato 8/10 ma ho assegnato il voto finale dopo aver visto il video, il processo creativo e l’idea dietro al disco e all’artwork, l’innovazione premia sempre.
(Marco Mantegazza)