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Salad Days Magazine | December 22, 2024

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The Summer Set ‘Stories For Monday’

The Summer Set ‘Stories For Monday’
Salad Days

Review Overview

5
5
5

Rating

THE SUMMER SET
‘Stories For Monday’-­CD
(Fearless)
5/10


“I’m too pop for the punk kids but i’m too punk for the pop kids” canta Brian Dales nella prima traccia e primo singolo del nuovo disco dei The Summer Set ma, se il frontman della band ha dei dubbi sul senso di appartenenza alla scena musicale, mi sento di rassicurarlo per quanto riguarda i “pop kids”, non credo troveranno niente di troppo punk in ‘Stories For Monday’. Tre anni dopo ‘Legendary’ (che è appunto del 2013), il quintetto dell’Arizona torna con un disco che ha rischiato di non uscire mai, visto che nel settembre scorso come rivelato dallo stesso Dales la band aveva preso la decisione di sciogliersi. La loro storia era iniziata nel 2007 con il primo ep ‘In Color’ pubblicato nel 2008 sotto The Militia Group. Diciamolo onestamente, i The Summer Set non hanno mai avuto l’originalità dalla loro parte. Il pop­punk degli esordi era roba che si sentiva già da anni, e che altri interpretavano sicuramente in maniera più convincente, ma alla band va riconosciuta la capacità di creare ritornelli estremamente orecchiabili e immediati sing­along. Ammetto di aver consumato sia ‘In Color’ che il disco d’esordio ‘Love Like This’, che si era già lievemente spostato su sonorità ancora più (power) pop tanto da spingermi fino ad Anaheim per vederli in concerto durante le mie due settimane in California. Il pubblico era prevalentemente composto da 15enni tanto per togliervi subito i dubbi sulla fanbase del gruppo. ‘Stories For Monday’ riprende le sonorità pop solari degli ultimi dischi senza sorprese, si insomma è ancora una volta il classico dischetto buonumore da ascoltare con i finestrini abbassati mentre si va al party in spiaggia. Ammesso che ci siano spiagge dalle vostre parti. Altrimenti avete capito che cosa trovate in queste 11 tracce. Ci sono i ritornelli catchy, ci sono pacchi di “hey” e di “yeah”, e un paio di singoli contagiosi ‘The Night Is Young’, ‘All Downhill From Here’, Fine. Non c’è molto altro da dire. Il disco è davvero tutto qui. A voi decidere se è roba che fa al vostro caso o se lasciare che faccia da sottofondo ai reality da giovani di Mtv piuttosto che ai vostri viaggi in macchina. Magari i testi che insistono sulla fine della festa e sulle luci che si accendono lasciano intendere che possa trattarsi di un addio per la band, addio che in ogni caso non ci priverà del sonno nelle notti a venire.
(David Gullotta)

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