The Rumjacks ‘Sleepin’Rough’
Review Overview
6.5
6.5THE RUMJACKS
‘Sleepin’Rough’-CD
(Four II Four/Sonic Randevouz/Proper Music)
6.5/10
“…Siamo cresciuti ascoltando la musica irlandese e scozzese della collezione di dischi dei nostri genitori prima ancora di confrontarci con il punk rock. Eravamo giovani, pensavamo di sapere tutto…”. Sono le parole di Frankie McLaughlin, frontman della compagine australiana The Rumjacks, che si appresta a dare alla luce un nuovo disco, intitolato ‘Sleepin’Rough’. La band si forma alla fine del 2008 a Sidney (Australia) nel momento in McLaughlin incontra il bassista J. McKelvey decidendo così di metter su un progetto di musica tipicamente irlandese, mischiandola alla più semplice e pura passione per il punk rock. Dati alla mano, da quel momento in poi la band riesce ad esplodere soprattutto sul web, le visualizzazioni dei loro video su youtube e dei download dei loro singoli sono notevoli: più di 13 milioni di views per il brano ‘An Irish Pub Song’ e risultati simili ottiene il singolo ‘Uncle Tommy’, beh niente male come andamento per una band che d’altronde si nasconde dietro ad un genere nel quale paladini sono stati, sono e probabilmente resteranno i famigerati Dropkick Murphys. Parecchi tour, una collezione di date devastante per la formazione australiana che calca diversi palchi affiancando grossi nomi come i Dropkick stessi ed ancora Gogol Bordello, Uk Subs, GBH, The Aggrolites e molti altri. Lo scorso 2015 hanno raggiunto un grande traguardo suonando anche al prestigioso Byron Bay Bluefest davanti a circa 50.000 persone. Analizzando il nuovo album, che verrà pubblicato e distribuito da Four II Four, Sonic Randevouz in Olanda e Proper Music, iniziamo dicendo che pur non essendo amanti del genere questo è uno di quei dischi che riesce ad allietare l’udito dall’inizio alla fine. Per lo più acustici e ben farciti di elementi sonori tra chitarre, flauti, tamburi, armoniche, violini, benjo, i tredici brani di ‘Sleepin’Rough’ quasi raccontano un’unica storia, mantenendo un forte legame con la tradizionale musica irlandese quindi dello story teller misto alla musica e agli strumenti tipici di quelle zone. ‘Dead To Me’ è uno dei brani più spinti, la voce è leggermente distorta come le chitarre, sicuramente non graffianti quanto il punk rock vorrebbe ma sicuramente adatte a quel timbro. Del brano ‘A Fistful O’Roses’ esiste anche un video clip, pubblicato un paio di mesi fa sicuramente a scopo promozionale, lavoro ben fatto, brano molto coinvolgente. Nota negativa del tutto, la copertina del disco: non il massimo la scelta grafica che inquadra un viso di un uomo anziano triplicato o quadruplicato forse, con sullo sfondo un attraversamentostradale, in bianco e nero ma con troppa lavorazione tridimensionale non eseguita in modo così preciso. Per tutti gli amanti del genere e per i curiosi, non male questo disco quindi degli australiani The Rumjacks che di certo riusciremo prossimamente a vedere in Europa, da tener d’occhio i loro spostamenti allora, a voi l’ascolto del disco ‘Sleepin’Rough’.
(Turi Messineo)
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