THE ROOTS ‘DO YOU WANT MORE?!!!??!’
THE ROOTS
‘Do You Want More?!!!??!’ Deluxe Edition-MULTI VINYL
(Geffen/Ume)
sv
Mi trovo sempre in imbarazzo nel dover parlare di ristampe viniliche, soprattutto di gruppi seri e di riferimento come i Roots. Ho passato 15/20 anni della mia vita a “combattere” contro buona parte dei miei amici/conoscenti: sembra una cazzata, ma c’è stato un periodo nei primi 2000 che comprare un vinile era una cosa da sfigato, e dei peggiori… poche palle. Che ora, grazie alla pazzia ed alla resilienza di quei pochi nerd, un botto di gente possa godere di ristampe colorate, remixate, remasterizzate, appesantite: mavaffffff! Fatta questa breve pippa, vediamo di capire come districarci nel mare magnum di questo business, e vediamo di posizionare, con il giusto peso, il triplo (o quadruplo?!) vinile dei Roots nella classifica delle ristampe del mese. Numero uno. Non c’è un anniversario da festeggiare. Il secondo album (primo per una major) di Questlove e compagni usciva nel ‘95, se non mi sbaglio. Ottima notizia… no tour, no celebrazioni, è semplicemente un album della Madonna (scusate per la sintesi, ma è così). Quindi sale. Numero due. Non è un mero e semplice copia e incolla (a pensarci certe ristampe sono addirittura “meno” dell’originale, e lì vado di matto). Tanto materiale figo a corredo, libretto, commenti track by track, qualche inedito, il tutto supervisionato dalla cumpa. Ottima notizia… quindi sale ancora. Numero tre. “qualche inedito” in assoluto, ma “molti inediti” in digitale. Se iniziamo a fare le distinzioni tra inediti digitali e inediti fisici, vuol dire che il mondo sta andando in una direzione che non mi piace. E vuol dire che la classifica scende. Numero quattro: quando con gli Smashing Pumpkins parlavo di gentrification della musica. Queste deluxe edition se le possono permettere in pochi, e spesso non buoni. Queste deluxe edition tengono alto il mercato degli originali, anzi altissimo. Queste deluxe edition non hanno il target de “la musica per tutti”, il main goal che (a mio modo di vedere) dovrebbe essere un MUST, anzi IL must! E quindi scendiamo ancora. Ma i Roots sono i Roots. Sono la resident band del buon Fallon. E mi piace pensare che si bevano spesso qualche birra con Barrett (se è ancora la voce che introduce gli ospiti). E Questlove è Questlove: recuperate le foto e/o l’intervista su Dust And Grooves per capire la mia ammirazione incondizionata, senza se e senza ma, rispetto a quest’uomo… mamma mia quanti dischi ha là dietro! Insomma, non me la sento di bocciarli. Piuttosto: un consiglio. Ora che le cassette sono il nuovo vinile, fate come me… è il momento di comprare CD!
(fmazza1972)
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