THE PRODIGY
‘The Fat Of The Land 25th Anniversary – Remixes’-EP
(XL Recordings)
8/10

Ho sempre pensato che i Prodigy fossero un po’ come gli Exploited della musica elettronica. Snobbati dalla critica “istituzionale” (soprattutto italiana), essendo troppo “ignoranti” per le loro pagine (e airwaves) patinate. Ma proprio per questo amati da molti della mia generazione (quelli con il 7 davanti), nel momento in cui, causa dubbie (loro dicevano “mature”) uscite nel giro punk, NOI avevamo bisogno di una SANA pettinata, di una SANA BOTTA senza fronzoli. Avevamo bisogno di NO BULLSHIT. Fact checking. Il pubblico dei Prodigy, settembre 1997 al Forum di Milano, era una perfetta miscela di “gente giusta”, trasversale come in poche altre occasioni mi è capitato in una venue così grande. Rispetto a Wattie e Co., altro motivo per cui almeno i primi Prodigy sono senza ombra di dubbio MEGLIO degli Exploited, Liam e la sua crocchia erano MALATI. Nel senso PAZZI. Se non ci credete, e pensate con la solita spocchia de “io ascolto solo chitarre, tutto il resto fa schifo” che il video di ‘Smack My Bitch Up’ sia “normale”… rilancio con il video di ‘Voodoo People’. Sia l’originale che il remix dei Pendulum sono roba da fuori di testa. Anzi. Quello del remix dei Pendulum, fatto quando erano ENORMI, fatto quando non ne avevano bisogno, se possibile è quasi rivoltante… in un mondo “uguale” come quello che stiamo vivendo, penso (anche a me e) a quest’ultimo periodo di “likes/followers/amici”, un gruppo come i Prodigy è cruciale. Ci ricorda, in grande, nel mainstream, che non bisogna essere “carini”… ci ricorda, in grande, nel mainstream, che non bisogna piacere a tutti per fare delle cose che MUOVONO. ANZI. Infatti chi scelgono per remixare i 4 pazzi (4 pezzi) di questo EP? I Prodigy scelgono 4 pazzi (4 dj) drum’n’bass. Ho detto tutto. Drum’n’bass. L’unica “sottocultura”, o l’unico sottogenere, underground per davvero. Underground per eccellenza. Fuori legge. Ma fuori legge per davvero.
(fmazza1972)