The Prodigy ‘No Tourists’
Review Overview
4.5
4.5THE PRODIGY
‘No Tourists’-CD
(BMG)
4.5/10
L’ascolto di ‘No Tourists’, settimo album dei The Prodigy, mi porta a pensare che questo nuovo lavoro della band inglese risulta inutile, così inutile da destar curiosità. Paladini, insieme ai Chemical Brothers, della diffusione della cultura rave negli anni’90, i The Prodigy, “lucidamente”, si sono spinti un passo avanti tutti e nel ’97, con ‘The Fat Of The Land’, fanno letteralmente il botto. ‘Firestarter’, ‘Breathe’, ‘Smack My Bitch Up’, sono perle tutt’oggi inarrivabili per tutte le band che fanno il verso ai Prodigy e per gli stessi Prodigy, capolavoro assoluto di un’epoca che comincerà a soffrire di reflusso esofageo e col tempo a soffocarsi fino a morirne. Il nuovo lavoro è una boa in alto mare piena di zavorra. Va giù che è un piacere. Però qualche colpo in canna ce l’ha, come ‘We Live Forever’, dove tracciano linee sparute di vite passate, dove risorgere è un miracolo anche senza ecstacy, poi ‘Fight Fire With Fire’, complici gli Ho99o9, uno sparo in faccia, una soluzione violenta che calibra il tiro verso inaspettate sorti. Poi? Poi basta… il resto è fuffa, infine volevo una conferma e per curiosità li ho fatti ascoltare a mio figlio: ‘Light Up The Sky’, ‘Timebomb Zone’ e ‘Champion Of London’. “Papà, ma chi sono Alvin and the Chipmunks!!!”. Ahahahahahahahah. This is music for the jilted generation.
(Giuseppe Picciotto)
DUE DATE IN ITALIA
30 novembre – Modigliani Forum, Livorno
01 dicembre – RDS Stadium, Rimini
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