The Picturebooks ‘Home Is A Heartache’
Review Overview
7.5
7.5THE PICTUREBOOKS
‘Home Is A Heartache’-CD
(Another Century)
7.5/10
I The Picturebooks tornano con un nuovo album: ‘Home Is A Heartache’. Il sound del duo tedesco, Fynn Claus Grabke (voce e chitarra) e Philipp Mirtschink (batteria), è primitivo, sporco, diretto. Un blues spoglio fatto di chitarre dai riff oscuri e scordati e da un set di percussioni assordante e rituale. Quest’album, composto da 14 brani, è un viaggio verso tribalismi blues postmoderni. Malinconici come la traccia omonima del disco e lugubri come il brano ‘Fire Keeps Burning’. Nell’estetica di questi due motociclisti e musicisti tedeschi il fuoco così come il metallo sono elementi che ricorrono e si rincorrono. L’album, registrato nel garage dove Fynn e Philipp lavorano alle loro moto, odora di benzina. Un heavy blues sciamanico e martellante. I Picturebooks ricordano i primi Black Rebel Motorcycle Club. Più sporchi, più veri. Nonostante la produzione laccata firmata Another Century. La voce di Fynn è calda e dai toni soul. In brani come ‘The Murderer’ sembra di intravedere il Delta del Mississipi; più si va avanti e più il blues si evolve in forme elettriche tribali, come nel brano ‘Cactus’. I The Picturebooks oltre che fare musica mettono insieme uno scenario fatto di panorami desertici, fuochi rituali, chitarre blues, giacche di pelle e motociclette. Un disegno già visto e forse fin troppo saturo, finché i The Picturebooks non salgono sul palco, dove ogni cliché, ogni luogo comune estetico e musicale crolla davanti alla più totale sincerità performativa di un duo che sembra essere fatto per esibirsi. ‘Inner Demons’ è il brano di chiusura: un rito sciamanico a tutti gli effetti. La perfetta conclusione di un’identità perfettamente delineata.
(Valentina Vagnoni)
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