The Mighty Fine ‘Brothers And Smugglers’
Review Overview
6.5
6.5THE MIGHTY FINE
‘Brothers And Smugglers’-CD
(Creator-Destructor Records)
6.5/10
Da un disco prodotto (più che egregiamente, bisogna ammetterlo) da Kyle Black (Strung Out, Comeback Kid, Set Your Goals), non ci si può aspettare niente di troppo differente da questi The Mighty Fine. Il quartetto californiano (da San Luis Obispo, per la precisione) offre un compendio di tutti gli stereotipi più ricorrenti del punk-rock tipico della scena South Bay, naturalmente dalle ritmiche costantemente accelerate sotto melodie a dir poco sfacciate, ma sempre e comunque caratterizzato da una buona potenza di fuoco. ‘Brothers And Smugglers’, che a naso dovrebbe essere il loro terzo full-length, si lascia ascoltare dalla prima alla decima (e ultima) traccia, che è pure il singolone ‘Daphne’. In qualche occasione i Mighty Fine si divertono a pescare dal punk dei primi anni ottanta (Adolescents su tutti), in altre occasioni si lasciano guidare dai soliti portabandiera della scena californiana (Bad Religion, of course), posizionandosi a metà strada tra lo svago più puro e qualche momento riflessivo (come lascia intuire la copertina). Un album per chi non ha voglia di concentrarsi troppo nell’ascolto, e che quindi pare perfetto soprattutto in spiaggia tra sole, onde e belle donzelle abbronzate.
(Flavio Ignelzi)
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