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Salad Days Magazine | November 24, 2024

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The Hell ‘Groovehammer’

The Hell ‘Groovehammer’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

THE HELL
‘Groovehammer’-CD
(Prosthetic Records)
6.5/10


Negli ultimi anni Prosthetic Records ha ampliato il suo raggio d’azione cercando sempre anche al di fuori dei confini americani band da inserire nel proprio roster: dopo aver pescato anche dalle nostre parti (Nero Di Marte) e nelle sempre interessanti terre norvegesi (Wolves Like Us) arriva il turno degli UK con il progetto THE HELL. Il misterioso collettivo mascherato aveva fatto impazzire la stampa casalinga con la pubblicazione di un free album intitolato ‘You’re Listening To The Hhell’ e una manciata di esibizioni live fisiche ed incendiarie. Non si sa molto su chi ci si cela dietro le bandana se non che il collettivo a nome THE HELL ruota intorno ai Titan Studio di Watford, fattore che ci fa presumere che all’interno della band siano coinvolti a titolo vario membri di Spycatcher, TRC, Lower Than Atlantis ecc.. ‘Groovehammer’ ribadisce la carica arrogante ed ignorante del debut album portando l’hardcore metallizzato della band ad un ottimo livello di molestitudine, sia sonoro che “lirico” riuscendo a competere con le “perle di saggezza” degli Emmure (cfr. ‘Everybody Dies’), risultando quanto meno più simpatici dei newyorkesi e decisamente più vari sotto il punto di vista prettamente musicale. Un brano come ‘Snakes’ mostra anche come rallentando i ritmi i THE HELL riescano quasi ad evocare lo spettro di uno dei gruppi britannici più sottovalutati del pianeta, quei Raging Speedhorn mai troppo compianti. ‘Groovehammer’ non fa gridare al miracolo, non ci impressiona con le sue mascherate e buffonate più o meno volute, ma è perfetto da sparare a tutto volume senza troppe paranoie mentali. Scommetto che ‘Groovehammer’ non durerà più di un paio di settimane nel mio fidato lettore ma tutto sommato si rivela un dischetto divertente e senza troppe pretese.
(Davide Perletti)

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