The Heavy Eyes ‘Love Like Machines’
Review Overview
8
8THE HEAVY EYES
‘Love Like Machines’-LP
(Kozmik Artifactz)
8/10
Cinque anni di “hiatus” a causa di trasferimenti, malattie e sbattute varie non hanno intaccato minimamente la qualità altissima della proposta musicale degli Heavy Eyes, band di Memphis che aggiunge in line-up una chitarra e ci regala un ottimo album di heavy psych imbastardito con il blues. L’attitudine rock non manca perché brani come ‘Made For The Age’ e ‘God Damn Wolf Man’ sembrano delle hit mai pubblicate dai magnifici Clutch e ascoltandoli a tutto volume più e più volte è incredibile come ad ogni passaggio risaltino particolari diversi: un basso pulsante, un riff di chitarra particolarmente sregolato, una voce sempre pacata ma ficcante e penetrante al 100%! Le sonorità fuzzettone vicine ai primi Fu Manchu si sposano con gli All Them Witches in più di un episodio (‘The Profession’ quello più eclatante) ma quello che stupisce di questo disco è l’estrema naturalezza dei nostri nello snocciolare brani liquidi e trasognanti che puzzano di deserto e alcool ad ogni nota (il “solo” portante della stralunata ‘A Cat Named Haku’ vale per tutti come esempio!). Un bel trip che purtroppo dura troppo poco (poco più di trenta minuti)!
(Davide Perletti)
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