The Drip ‘The Haunting Fear Of Inevitability’
Review Overview
5
5THE DRIP
‘The Haunting Fear Of Inevitability’-CD/LP/Digital
(Relapse)
5/10
Relapse Records lancia un nuovissimo gruppo nel già ribollente calderone grind core mondiale, per la precisione i The Drip, da Richland, stato di Washington. Il suono di questo giovave quintetto è un grindcore molto infiocchettato, fatto di parti velocissime, ma anche di tanto groove nei riff e molti rallentamenti. Il risultato finale non mi fa gridare al miracolo, anzi. Per il sottoscritto il grind deve essere sporco e malato, lo sfogo naturale alle più turpi aberrazioni umane. Qui invece ci troviamo di fronte ad un suono fin troppo moderno, meccanico e freddo. Se da un lato le doti musicali sono innegabili, dall’altro lato il prodotto finale risulta fin troppo leccato. Manca del tutto quel sano istinto barbaro che ha animato e anima decine e decine di band che si cimentano in questo attacco sonoro. Qui il tutto risulta sterile, pulito e fin troppo asettico. La chitarra ha un suono annacquato, poco incisivo. La voce sembra più adatta ad un gruppo metalcore. Sezione ritmica di pregevole fattura invece, anche se siamo distanti anni luce da certe produzioni di gruppi con magari etichette meno blasonate alle spalle. Quello che ammazza il tutto è l’utilizzo del groove. Ammorba l’effetto finale, mentre l’ideale sarebbe stata meno perizia tecnica ma più sangue e cattiveria. Sembra un gruppo studiato apposta per far avvicinare al genere qualche hipster o metalcorer, senza che si sporchi troppo, ahaha! P.s.: un vero peccato, visto che copertina mi dava fiducia…
(Marco Pasini)
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