The Bunny The Bear ‘A Liar Wrote This’
Review Overview
4
4THE BUNNY THE BEAR
‘A Liar Wrote This’–LP
(Victory)
4/10
È stata una mezza tortura riuscire ad arrivare alla fine di questo album dei The Bunny The Bear, ‘A Liar Wrote This’, gruppo sperimentale difficilmente ascrivibile a qualche genere preciso, perché spaziano dal post-hardcore al synthpop e, almeno per me, è una cosa abbastanza disturbante. Con già cinque album alle spalle, questo è il primo dopo la dipartita di Chris “The Bear” Hutka, rimpiazzato da Haley Roback, diventata a sua volta l’orso. ‘A Liar Wrote This’ percorre tredici pezzi inclusa un’intro ed è veramente difficile sentirselo tutto d’un fiato: lo screamo del frontman Mattew “The Bunny” Tybor si incrocia col cantato pulito di Haley, che pare uscita fuori direttamente dal pop anni ’80 che tanto ci piace, una Kim Wilde o una Suzanne Vega del 2015, ma pure alcuni pezzi (‘Empty Hands’ su tutti) hanno quel sapore, mischiato però con il vibe post-hc, doppi pedali, tastiere e quant’altro. Alcune tracce sono pure ben riuscite, come ‘Lover’s Touch’ e ‘Oblivion’, ma resta il dubbio: che senso ha tutto questo? Meglio finirla qua.
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
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