The Bouncing Souls
‘Simplicity’­-CD
(Rise)
8/10

Decimo album per i Bouncing Souls che nel corso della loro trentennale sono stati colonna sonora della mia generazione. Siamo cresciuti ascoltandoli e nel corso degli anni li abbiamo amati, ce li siamo tatuati sulla pelle in modo che potessero rimane con noi per sempre, infatti loro hanno scritto i nostri motti, si perchè i “True Believers” siamo noi, i punk della generazione del niente. Non è la prima volta che mi trovo a recensire un loro disco e premetto che lo faccio con una maggiore riverenza rispetto alla maggior parte delle bands. I Bouncing Souls non sono una semplice band, sono già una leggenda. ‘Simplicity’ è il secondo disco sotto Rise Records, per la band del New Jersey, primo disco con il nuovo batterista (George Rebelo degli Hot Water Music) ed il ritorno alla collaborazione con il produttore John Seymour che era stato al mixer in passato per loro in due album capolavoro come ‘How I Spent My Summer Vacation’ e ‘Anchors Aweight’. Il sound della band rimane intonso rispetto al passato lo stesso sound che ce li ha fatti amare nel corso di ormai quattro decadi, c’è quindi l’alternanza di pezzi veloci (‘Driving All Night’, ‘I Wanna Be Bored’ seguiti da anthem melodici che come da trademark iniziano con la chitarra di Pete stoppata (‘Satellite’, ‘Gravity’) insomma ci sono tutti gli elementi che contraddistinguono i dischi dei Bouncing Souls come anche i testi malinconici e riflessivi di Greg Attonito. Non so se questi pezzi potranno diventare degli inni generazionali come ‘True Believers’, ‘Lean On Sheena’ e ‘Gone’, questo solo il tempo potrà dirlo ed io non dispongo di una sfera magica. Quello che posso dire è che ‘Simplicity’ non delude le altissime aspettativeche avevo. Grandi Bouncing Souls… come sempre del resto!
Andrea “Canthc” Cantelli