Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | December 21, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

The Big Jazz Duo ‘Scion Soothsayer’

The Big Jazz Duo ‘Scion Soothsayer’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

THE BIG JAZZ DUO
‘Scion Soothsayer’-EP
(Autoproduzione)
8/10


I The Big Jazz Duo dopo aver dato vita a quella che potremmo definire “gioventù molesta”, sono diventati grandi. Maturi. No, non prendetelo come un qualcosa di negativo o deprimente, perché tutto ciò è quello che forse persino loro stessi volevano da tempo. Una band che ha sempre fatto dell’ironia più tagliente il proprio marchio di fabbrica, arrivando a idee per certi versi geniali come quella mini-serie settimanale super trash che doveva fare da apripista al nuovo lavoro ma che, dopo qualche puntata, è stata scartata in quanto si sa, o si è musicisti o influencer. Buon per loro che abbiano scelto la prima strada, arrivando oggi a ‘Scion Soothsayer’, prima parte di un concept album che vedrà la fine nei primi mesi del 2020. Se qualche anno fa eravate rimasti folgorati dall’alta dose di deathcore mista a epicità e situazioni tendenzialmente più estreme, sarà un piacere per il vostro apparato uditivo avere a che fare con questi cinque brani, mai così precisi nel mirare l’obiettivo da raggiungere: il death metal. Sì, i The Big Jazz Duo, nella loro insana innocenza hanno trovato rifugio nell’angolo più buio del genere stesso, partendo con quello che è a tutti gli effetti un brano crocevia tra presente e passato: ‘Of Serpents And Reeds’: riffing assassino, drumming potente e quel growl brutale che tanto piacerà a chi è solito masticare questo tipo di produzioni. Cambio che viene attuato bene nella successiva ‘Blind Faith’, classico brano che sembra uscito dalla scena di Tampa per come va ad aggredire la preda al collo. Il percorso continua a folli velocità in ‘The Heretic’, ‘Undeath’ e ‘Sacrifice To Cinder’, forse il brano più rappresentativo della nuova era della band stessa. ‘Scion Soothsayer’ non è un mini adatto a tutti, forse non impressionerà più di tanto il teenager in cerca di emozioni forti (deathcore), ma di sicuro ora il bacino di ascoltatori si è allargato notevolmente… A loro trovare la giusta quadra per passare da belle speranze a solide realtà.
(Arturo Lopez)

Submit a Comment