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Salad Days Magazine | November 17, 2024

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Sweet Lych ‘Never Satisfied’

Sweet Lych ‘Never Satisfied’
Salad Days

Review Overview

6
6
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Rating

SWEET LYCH
‘Never Satisfied’-Digital
(Autoprodotto)
6/10


La Svezia ci regala ancora un altro gruppo in odore di revival heavy metal/hard rock anni ’80. Questo giro tocca al duo di giovanissimi che prende il nome di Sweet Lich. Parto subito col dire che la cover di questo album di debutto è lisergica e acida come solo i gruppi stoner/doom sanno regalarci. Colori accessi, font anni ’70, uno scheletro che emerge da una fossa colma di ripugnanti serpenti velenosissimi. Una gran bella introduzione, non c’è che dire. I nostri ci sparano otto pezzi di heavy metal classico, con voce operistica, grintosa e intrisa di melodia sferzante. Una sorta di seguace di Halford, Kiske e Dickinson. Il drumming è poderoso e molto dettagliato, con una serie di filler che danno spessore al tutto. Il riffing è molto cesellato, robusto e ovviamente pesca a piene mani dall’epoca d’oro del genere. Una produzione cristallina e nerboruta conferisce il giusto grado di pulizia al suono, senza renderlo plastificato. Fino a qui, un gran bel disco, nulla da eccepire. Il problema è quello della longevità. Dopo il primo ascolto, finito l’effetto novità, personalmente ascolterei solo i brani più veloci che compongono questo lotto. Alla lunga infatti, il disco annoia un pò, soprattutto nei brani più lenti e lunghi, dove il gruppo vuole dimostrare di saper suonare, ma a scapito di quell’energia che in una band come questa è elemento obbligatorio. Concludo scrivendo che si tratta di un esordio onesto e sentito, che però non fa certamente gridare al miracolo…
(Marco Pasini)

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