Sultan Bathery ‘Sultan Bathery’
Review Overview
7.5
7.5SULTAN BATHERY
‘Sultan Bathery’-LP
(Slovenly Recordings)
7.5/10
Sultan Bathery è un monicker che arriva da lontano, direttamente dall’India: si tratta infatti di una cittadina nel distretto del Wayanad del Kerala; “il peggior posto nel quale siamo mai stati”, è la citazione dei tre ragazzi vicentini. I quali non vanno molto per il sottile e, a cominciare dalla coloratissima copertina, mettono in campo quello che ci si aspetterebbe da un nome di questo tipo: un garage-rock innaffiato di psichedelia e agitato come il più sgangherato flower-punk di estrazione rigorosamente retrò. E il rock’n’roll dell’iniziale ‘Satellite’, tra (finta?) bassa fedeltà e chitarrine sempre fiammeggianti, mette subito in chiaro le intenzioni. Così pure la successiva ‘Mirror’, che conserva tutto il tono revivalistico ma rallenta i tempi e prende un po’ di fiato. Dopo una serie di sette pollici e split (con Wildmen e The Meteopathics), come per ogni gavetta che si rispetti, arriva questo esordio in versione digitale e soprattutto in vinile (imprescindibile) per l’americana Slovenly Recordings, con il quale il terzetto tricolore mostra grande attitudine, scavalcando in un colpo le mode imperanti, e riproponendo un vintage-sound che non lesina di sorprendere, nonostante sfrutti i soliti quattro riff di chitarra e le solite quattro ritmiche scalmanate.
(Flavio Ignelzi)
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