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Salad Days Magazine | December 23, 2024

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Suicide Silence ‘The Mitch Lurker Memorial Show’

Suicide Silence ‘The Mitch Lurker Memorial Show’
Salad Days

Review Overview

6
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Rating

SUICIDE SILENCE
‘The Mitch Lurker Memorial Show’-CD/DVD
(Century Media Records)
6/10


Il primo novembre del 2012 Mitch Lurker, cantante e fondatore dei Suicide Silence muore in un incidente di moto. Questo è lo show andato in scena a Pomona, California, il 21 dicembre dello stesso anno. Sul palco i rimanenti membri del gruppo e su ogni pezzo a rotazione, cantanti e amici provenienti da gruppi come Lamb Of God e addirittura Max Cavalera dei Soulfly/Sepultura. Tutto all’insegna del deathcore più selvaggio. Nel mezzo dei pezzi si sente la folla scatenata (con predominanza di urla femminili, a riprova del fatto di quanto sia accessibile questo tipo di metal) che intona e partecipa fisicamente al concerto. I pezzi spaziano tra i classici del repertorio della band, trovando pure il tempo di suonare cover dell’era Dio dei Black Sabbath (‘Die Young’, cantata da Robb Flynn dei Machine Head) e di ‘Roots Bloody Roots’ (una delle pietre tombali poste sulla carriera dei Sepultura, passati dai jeans elasticizzati alle tute Adidas) cantata dal già citato Max Cavalera. Per non farsi mancare nulla, ci sta pure un pezzo cantato dallo stesso Lurker, una mossa molto macabra e che si poteva evitare, secondo me. Il gruppo dimostra di sapersi muovere bene, tenendo egregiamente il palco anche in una situazione non certo felice come quella. Sinceramente in questo caso non me la sento di demolire questo gruppo, con il suo deathcore trito e ritrito, pezzi praticamente tutti uguali. Un’abile operazione di marketing ad opera di una ex grande etichetta come Century Media, che oggi assomiglia più ad un grande supermercato che ha come clienti ragazzini e ragazzine emo goth punk metal incompresi e che ce l’hanno col mondo intero. Gli dò la sufficienza solo perchè si tratta pur sempre di un memorial per un morto, ma ricordatevi di non avvicinarvi a questo cd/dvd a meno che non siate fanatici del gruppo oppure del genere proposto.
(Marco Pasini)

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