Stormbringer ‘MMXIII’
Review Overview
5
5STORMBRINGER
‘MMXIII’-CD
(Trascendence)
5/10
Grande attenzione intorno al debutto dei Stormbringer, poiché frutto della filiazione impura tra ex Viking Skull (la promessa mancata del Brit Metal), Zoot Allures, e The Calling. E direi che del lotto, ha prevalso la linea musicale di questi ultimi, incidendo, e non poco, sull’ effettiva riuscita di un disco francamente poco comprensibile. Non è male ‘MMXIII’, anzi una canzone come ‘Destroy’ addirittura sembra un ottimo pezzo di hard rock americani inizi anni ’90, ma si parte dal concetto che dovete amare quelle sonorità. Che attenzione, non sono le incisioni sottopelle dei Black Country Communion, i migliori in questo ambito, ma qualcosa che parte ancor più da lontano: vengono in mente i primi Steelheart, gli House Of Lords, forse i Firehouse. Eppure sono gli “sbalzi d’umore” a lasciare perplessi, visto che subito dopo gli Stormbringer infilano qualcosa di “moderno” (ricordate i primi Rasmus) con una grinder fatta di stomp metal, chitarre alla Black Label Society e quella patina di finto progressismo, che ha ucciso più di una band nel mondo. In sintesi, un disco evitabilissimo.
(Mario Ruggeri)
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