Stone Sour ‘Straight Outta Burbank’
Review Overview
5
5STONE SOUR
‘Straight Outta Burbank’-EP
(Roadrunner)
5/10
Secondo capitolo della “trilogia di Burbank” per gli Stoner Sour e seconda “ondata” di cover per la band “passatempo” di Corey Taylor. I brani proposti per questo EP variano dal metal all’hardcore passando per il cock rock degli anni’80 ma visto che le cover sono solo cinque possiamo spendere per ognuna qualche parola specifica. Partiamo dalla cover più interessante del lotto, una ‘Sailin On’ della casata dei Bad Brains che suona divertente e rocciosa come onestamente non mi sarei mai aspettato. Passato l’effetto curiosità per il brano maggiormente fuori contesto del lotto, e guarda un po’ in un certo senso quello più riuscito, ritroviamo un classico degli Iron Maiden, uno dei primi anthem della vergine di ferro Paul D’Anno-era (‘Runnning Free’), proponendola in modo rispettoso e calligrafico. A dirla tutta il maggior difetto di questo EP è proprio la mancanza di una personalizzazione delle cover visto che anche le varie ‘Gimme Shelter’ dei Rolling Stones (con cameo piuttosto inutile della rossa & infoiata Lzzy Hale degli Halestorm) e ‘Too Fast For Love’ dei Motley Crue (moscia, molto moscia) non si discostano particolarmente dalle versioni originali. Conclude il tutto ‘Seasons In The Abyss’ degli Slayer, ma francamente qui entriamo nel capitolo “anche no”. Insomma un dischetto ambito dai collezionisti e forse dai completisti a oltranza della band, ma ad eccezione di ‘Sailin On’ di cose interessanti qua dentro ce ne sono proprio poche…
(Davide Perletti)
Submit a Comment