‘Star’ – Movie Premiere Torino 7dic 2016 – recap
Mercoledì 7 dicembre mi sono recato a Torino, presso il “Cinema Classico” per assistere alla presentazione di ‘Star’, un film di Marc-Aurèle Vecchione, aka Orel, writer della vecchia scuola Parigina, nonchè autore di altre produzioni e documentari.
All’entrata del cinema, c’era un grosso telone nero e a chi entrava veniva messo a disposizione un pennarello bianco per taggarlo. La proiezione è iniziata sulle 22:30, in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
Star è un writer della capitale francese dall’ attitudine molto hardcore, dipinge un sacco in strada, ed è diffidente del mondo delle gallerie con la quale alcuni personaggi di sua conoscenza sono invece a contatto. Un giorno la polizia fa un irruzione in alcune case tra cui la sua, sequestrando diverso materiale e Star viene interrogato e messo alle strette assieme ad un amico che gli testimonia contro, anche se non rivelando agli agenti la sua tag, ma mettendolo comunque in ulteriore difficoltà. Nel frattempo, nell’attesa del definire meglio l’accusa e le conseguenze, il ragazzo ha il divieto di lasciare la città, ma nonostante questo si reca a Roma in treno con alcuni amici Writers. A Roma incontra una ragazza che tagga Figa ed altri due Writers, Inferno e Casino, ed assieme a loro va a dipingere, in metro e sui treni, oltre a bombardare la città. Ritorna a Parigi molto carico e spensierato, ma poco dopo viene convocato e gli viene notificata una multa di 170000 euro. Il ragazzo viene convinto da un amico ad avere a che fare con un gallerista ma non vuole comunque fare delle tele ma cercare qualche altra soluzione x proporsi… il film continua un altro po’ fino a giungere alla fine.
Alla fine della proiezione, il regista, che parlava abbastanza bene italiano, ha risposto ad alcune domande fatte dal pubblico, spiegando tra le altre cose, che le riprese a Roma sono state fatte molto spontaneamente e senza determinate autorizzazioni. Sostenere i costi per un giorno di riprese autorizzate, risulta paradossalmente maggiore di eventuali spese legali per eventuali contestazioni sul materiale girato. C’era un copione del film, ma ogni scena è stata girata con molta naturalezza, ancorandosi al concetto del copione ma sviluppata in modo spontaneo, senza riprovare le scene, e spesso vivendo semplicemente la serata per la Capitale. Questa “fluidità” mi ha colpito molto, ed è quello che a mio parere caratterizza il lungometraggio, lo rende eccellente e gli conferisce un sapore molto urbano e reale.
All’uscita del cinema, davanti al telone completamente ricoperto di tags bianche, (tra le quali spiccavano alcuni nomi molto spessi come l’inglese Teach ed il francese Chaze entrambi dei DDS e GT crew,, oltre al romano Trota-rileggetevi l’intervist su Salad Days Mag-) venivano distribuiti gratis Uni Posca neri da con la punta da un centimetro e mezzo, con il logo “Star” nell’etichetta adesiva.
Una volta che ognuno ha avuto il suo pennarello, ci siamo spostati tutti, spettatori e regista, verso un bar a quache centinaio di metri per continuare la serata, bevendo e facendo quattro chiacchere nella Torino by Night.
(Txt & Pics SECSE -dic 2016)
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