Sons Of Apollo ‘MMXX’
Review Overview
8
8SONS OF APOLLO
‘MMXX’-LP
(InsideOut Music)
8/10
Curioso come il primo disco che recensisco nel 2020 non sia la solita barbarie a base di death/black/thrash/hc ma il secondo disco del supergruppo progressive formato tra gli altri da Jeff Scott Soto alla voce, Mike Portnoy (ex Dream Theater) alla batteria e alle tastiere un altro ex Dream Theater, ovvero Derek Sherinian. Curioso pure che questo secondo lavoro mi sia piaciuto, e non poco. I nostri musicalmente sono dei mostri, capaci di creare brani ricchi di groove, pathos e con quella punta di epicità. Vi ritroverete a scapocciare e a canticchiarli dopo pochi ascolti. L’intricato riffing, giocato tutto su tempi sostenuti, che lasciano il passo a cavalcate veloci e coinvolgenti. La voce di Soto è cristallina, potentissima e perfettamente calata nel ruolo di istrionico anfitrione in questo viaggio sonico. Portnoy alla batteria si dimostra batterista di gran gusto e classe, componendo trame mai banali e mai fini a se’ stesse. Le tastiere di Sherinian impreziosiscono il tutto, dando quel tocco di maestosità, lanciandosi in corse sfrenate. Il basso, fondamentale per questo genere, pulsa di vita propria, infondendo al tutto una profondità e amalgamando perfettamente il tutto. Il livello di queste composizioni è davvero
molto alto, ma attenzione, senza strafare. I nostri sanno dosare sapientemente la loro bravura tecnica, senza pero’ cadere nella trappola di confezionare un polpettone senza anima. Qui l’anima invece c’è e si sente perfettamente.
(Marco Pasini)
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