Solrize interview
SOLRIZE INTERVIEW
Gli austriaci Solrize, provenienti da Vienna, propongono il loro stoner, felici per come stanno approntando il nuovo disco, per il quale fra poco voleranno in California, si dimostrano molto sicuri e determinati in quello che vogliono e cercano d’ottenere dalla loro musica…ne abbiamo discusso con Elvis Nine (cantante) e Mike (batterista).
SD: Vi siete formati nel 2006?
S: Si dal settembre del 2006!
SD: Fin da l’inizio siete partiti con lo stoner o è stato un passaggio graduale?
S: Subito con lo stoner.
SD: Prima suonavate in altri gruppi?
S: Prima avevo un gruppo punk Psy -9!
SD: A parte il batterista, siete sempre gli stessi nella line up?
S: Abbiamo cambiato batterista nel 2009, all’inizio quando abbiamo incominciato a creare il gruppo, Mike era nella line up originale, poi se ne andò, perché suonava in un’altra band e nel 2009 è ritornato.
SD: Quando è stato fatto il vostro disco ‘March Of The Maraboo’?
S: L’abbiamo registrato nel febbraio 2009, con l’altro batterista Markus e subito dopo Mike ritornò nel gruppo.
SD: Dopo l’ho avete anche ristampato per il mercato americano?
S: Con una nuova copertina e una registrazione sia per il mercato americano che quello canadese.
SD: Finora avete sempre suonato in Europa ma mai negli States?
S: Solo in Europa.
SD: I contatti con il mercato americano come ve li siete procurati?
S: Solo ascoltando le nostre canzoni sulla nostra pagina Myspace, poi ci ha contattato la Blast Zone Entertainment.
SD: Avete avuto qualche responso di come sta andando il disco negli States?
S: No, ancora non ne sappiamo niente è passato troppo poco tempo sono solo due mesi e mezzo che è uscito … ci danno i dati delle nostre vendite ogni 6 mesi, diventa difficile per noi sapere come sta andando.
SD: In Europa avete fatto solo il cd o avete anche provveduto a stampare il vinile?
S: Niente vinile, ma in agosto andiamo in California, ci sono parecchie etichette che ci stanno contattando, speriamo di riuscire a proporre ‘March Of The Maraboo’ in vinile, si perché sarebbe un’ottima promozione. In California andiamo da Scott Reeder il bassista dei Kyuss per registrare il nuovo disco che a differenza del primo non sar
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