SMALL THING ’20 JAZZ PUNK GREATS’
Review Overview
7.5
7.5SMALL THING
’20 Jazz Punk Greats’-CD
(Flamingo/Radio Punk)
7.5/10
Per chi bazzica nell’underground nostrano il nome dei Small Thing non suonerà certamente nuovo. Sono attivi da un po’ di anni e hanno già alle spalle un album e uno split assieme ai Dr. Zaius, vengono da Genova e annoverano tra le proprie fila Alberto di Flamingo Records. Questo è tutto quello che si sa su di loro perché da bravi genovesi sono pure tirchi con le informazioni, ma noi siamo qui per parlare di musica. La prima cosa che salta all’occhio è ovviamente la copertina che tributa i Throbbing Gristle anche se nella loro tirchiaggine risparmiano di brutto sulle 20 canzoni inserendoci pure inserti da Buddha Bar, striminzendo così la scaletta finale per quanto riguarda i pezzi veramente suonati. Qui ovviamente si scherza e quel belin di Albe lo sa, ma sono dannatamente serio nel giudicare positivamente questa uscita. Ok lo scherzo non è ancora finito perché come ho già anticipato in privato i Small Thing sono praticamente “i Leftover Crack che suonano ‘The Shape Of Punk To Come’ mangiando pasta col pesto dopo essersi unti con le focacce”. Una descrizione che spero strappi qualche sorriso ma che secondo me rende l’idea del sound, specialmente per quel che riguarda le affinità sonore coi LC e gruppi affini: punk hardcore abrasivo e tiratissimo, voce graffiante, intermezzi nonsense che in realtà si legano benissimo con il resto della musica. Per essere ancora meno convenzionali i quattro hanno deciso di buttar fuori il disco intero supportato da un video concept visual creato appositamente da Stefania Carbonara, dove canzoni e immagini si fondono in un’unica entità. Qualcuno potrebbe dire “ecco risparmiano pure sul formato fisico” e invece no, presto saranno disponibili copie limitate del cd, nel frattempo lo trovate su tutte le piattaforme digitali e nei caruggi più malfamati di Genova.
(Michael Simeon)
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