Slenders ‘Angry Youth’
Review Overview
7.5
7.5SLENDERS
‘Angry Youth’–LP
(This Is Core)
7.5/10
La storia degli Slenders (da non confondere con l’hardcore band Slander) ha molte similitudini con ciò che accade spesso nel nostro Paese, con un gruppo di ragazzi che – limitati da quello che la Sardegna ha da offrire in chiave musicale – decide di trasferirsi nel nord Italia per dare qualche chance in più al loro sogno di poter fare musica. Con due dischi alle spalle, la band si appresta oggi a presentarsi al grande pubblico con ‘Angry Youth’, un lavoro in cui l’aspetto sociale è il suo cuore pulsante. Qualcosa che sicuramente potremmo definire più maturo rispetto a quanto sentito nel precedente ‘Nu Born’, sia per quel che riguarda il sound che l’interpretazione vocale, più viva, presente. Rispetto a come ce li ricordavamo, gli Slenders odierni sono il giusto binomio tra l’hardcore melodico e il pop-punk new school, genere che i Nostri hanno saputo interpretare nei nuovi brani con la giusta dose di personalità andando a chiamare in causa gente come Millencolin, The Get Up Kids e Lagwagon tra ritmi spediti e gang vocals che tanto piaceranno a chi apprezza soprattutto l’approccio live all’interno di un disco. Come detto in precedenza il sociale è qualcosa che tocca nel vivo la band, presente nell’artwork e nei loro testi, la classica voce fuori dal coro che pone in evidenza il momento tutt’altro che roseo che la nostra cara Italia sta vivendo. Una voce di protesta che suona forte in ogni canzone di ‘Angry Youth’, album che vede in ‘Close To’, ‘Better Off Dead’ e ‘Boys Don’t Cry’ i suoi cavalli di battaglia. Prodotto dalla band stessa (con Seb Barlow al mastering), questo nuovo lavoro degli Slenders ha sicuramente buone carte da giocarsi all’interno della scena pop-punk/alternative, grazie all’alto dosaggio di energia presente in ogni loro brano. Se ‘Angry Youth’ possa essere la chiave di volta per il successo artistico di questa band è ancora presto per dirlo, quel che è certo è che rispetto al passato di passi in avanti questi ragazzi ne hanno fatti parecchi.
(Arturo Lopez)
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