Slabdragger ‘Rise Of The Dawncrusher’
Review Overview
7.5
7.5SLABDRAGGER
‘Rise Of The Dawncrusher’-LP
(Holy Roar)
7.5/10
Riff pachidermici, incedere da caterpillar, voce tra il cavernoso e lo scream assassino… gli Slabdragger si presentano in modo eccellente con questa “Odissea Spaziale” denominata ‘Rise Of The Dawncrusher’, nei fatti un’ideale e agghiacciante rilettura in musica degli scritti di H. P. Lovecraft visto appunto il concept pseudo spaziale. Aggiungiamo pure che il disco è masterizzato da sua maestà Steve Austin della casata dei Today Is The Day, e abbiamo un quadro pressochè completo di dove vogliono andare a parare i nostri tre inglesi, che per partorire questo lavoro ci hanno messo la bellezza di quasi tre anni (dilettanti in confronto a ‘Jerusalem/Dopesmoker’ degli Sleep), contemplando cambi di line-up e sventure assortite. Il singolo (diciamo primo estratto perchè definirlo singolo sembra davvero bizzarro!) ‘Evacuate!’ è il brano più diretto e sparato in faccio del combo inglese, che ricorda in questi frangenti i Mastodon degli esordi incattiviti ad arte ma le cose migliori, anche se l’episodio è piacevole e a tratti entusiasmante, le ritroviamo quanto gli Slabdragger giocano con l’ascoltatore come il classico gatto col topo, stuzzicando con ritmiche lente e cadenzate per poi schizzare improvvisamente in fraseggi scellerati e spiazzanti (cfr. ‘Mercenary Blues’ e la micidiale ‘Dawncrusher Rising’). Gran bel disco e gruppi che definirei in maniera elegante “con i controcazzi”!
(Davide Perletti)
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