Skindred ‘Volume’
Review Overview
6
6SKINDRED
‘Volume’-CD
(Napalm)
6/10
Benji Webbe e soci arrivano inaspettatamente a festeggiare il 17esimo anno di attività che li vede portabandiera, sottovalutati e sempre sotto traccia a dire il vero, di quel reggae metal che si esprime in tutto il suo splendere in sede live grazie ad esibizioni memorali per energia, attitudine e divertimento. Facciamo rewind: gli Skindred nascono dopo lo split dei seminali Dubwar, band facente parte della famigerata “new breed” della Earache (sorta di svolta modernista dagli scarsissimi risultati, ma che raccolse un pressochè unanime un “pieno” di insulti da parte di tutta la comunità metal) che univa punk-core alla Bad Brains, metal e reggae da dancehall in una formula piuttosto innovativa. Dopo varie dispute interne e uno stop di qualche anno videro la luce quindi gli Skindred, sorta di Dubwar 2.0 meno radicali nelle scelte, e più leggeri concettualmente, che danno ora alle stampe ‘Volume’ il sesto album della carriera. Diciamo subito che in questa nuova fatica non troviamo nulla che non sia già stato detto in precedenza, ma Benji e soci sembrano aver voluto puntare in questo episodio maggiormente sull’aspetto “fisico”, relegando la parte dancehall a ruolo marginale pur non facendo mancare il classico groove-Skindred per tutta la durata dell’album. Dall’ attacco crossover di ‘Under Attack’ alle note caraibiche in salsa punk-core di ‘Shut Ya Mouth’ e ‘Sound The Siren’, è un continuo dimenarsi con le cuffie all’orecchie e la voglia di vederli dal vivo, attesi a fine mese in Italia per un paio di date, è veramente tanta. Come detto in precedenza probabilmente in ‘Volume’ non troviamo il miglior materiale di sempre di casa Skindred, ma rispetto ad un paio di prove sottotono sembra sia stata ripresa la strada giusta. Citiamo per la cronaca che nella versione deluxe dell’album è incluso il dvd documentario ‘Rude Boys For Life’, retrospettiva video sui 17 anni di attività della band, un ottimo modo per prendere confidenza con questa piccola ma bollente compagine.
(Davide Perletti)
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