Santa Viola ‘S/t’
Review Overview
7.5
7.5SANTA VIOLA
‘S/t’-LP
(Scatti Vorticosi/Lostdog)
7.5/10
L’urgenza. I Santa Viola da Reggio Emilia, figli di questi tempi, organizzano il loro suono con l’urgenza e l’esigenza disperata di chi sa che non ci sia più tempo e neppure un domani. E’ un assalto corale molto legato a certi schemi post h.c. e suoi derivati, forse in passato sarebbero andati bene su una label come Blu Bus. I brani si concentrano su riffs circolari dove prende forza la voce che inscena un breve racconto a volte declamando, a volte recitando la parte come in un teatro neorealista. Si toccano picchi emotivi come in ‘III’ dove la chitarra/basso sanguina come un’emorragia all’anima, gli intrecci, con la batteria che si contrappone violentemente e le voci che filtrano attraverso una coltre di feedback, rendono bene l’idea del feeling che i Santa Viola vogliono trasmetterci. Il gruppo reggiano batte un sentiero per lo più noto come l’introspezione, la tensione e l’esplosione (o implosione a secondo dei brani) violenta. Questa urgenza di esprimersi è dunque un bene che fa scattare l’adrenalina in corpo e se a volte il tutto diventa sfuggente (‘La Quiete, La Sua Ombra’, ‘La Donna Più Vecchia Del Mondo’) è facile che questa ti ripiombi di nuovo in corpo (‘Sveglio’, ‘Animale’ ,’Rissa Al Campetto’). Azzeccato pure il periodo invernale di uscita dell’album (primi di Gennaio) dove questi tipi di suoni trovano cuscino morbido tra pensieri di speranza e il covar rabbia. Fuori per i tipi di Lostdog e Scatti Vorticosi.
(Giuseppe Picciotto)
voto 7,5
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