Sanctuary ‘Into The Mirror Black (30TH Anniversary Edition)’
Review Overview
7.5
7.5SANCTUARY
‘Into The Mirror Black (30TH Anniversary Edition)’-CD
(Century Media)
7.5/10
Da Seattle, un po’ prima che il fenomeno grunge spopolasse (parliamo del 1990), i Sanctuary se ne uscivano con questo album di power metal made in Usa, quindi un po’ diverso da quello delle Zucche di Amburgo (che spero tutti voi conosciate). Sono trascorsi trent’anni da quel 1990 e Century Media ristampa questo secondo lavoro della band di Warrel Dane, che poi fornira’ la sua ugola al progetto Nervermore, assieme al compagno di band Jim Sheppard e al session live Jeff Loomis, nel 1992. Troviamo quindi le tracce originali, opportunamente rimasterizzate da Zeuss, noto producer, accompagnate da tre demo track del 1989 e da un set live registrato a Los Angeles proprio nel 1990 nel tour a supporto del disco. I nostri suonano un power metal incisivo, lontano pero’ da quello suonato dei giĆ citati Helloween. Qui ci muoviamo su territori piu’ cupi, disperati, come poi suggerisce anche la cover del vinile. Musicalmente siamo di fronte a musicisti di altissimo livello, capaci di inanellare riff su riff, incastrandoli alla perfezione con assoli molto tecnici ma mai stucchevoli. Il lavoro dietro alle pelli e’ pregevole, con uso della doppia cassa unito ad un drumming preciso, il tutto sorretto da un basso penetrante. La voce del compianto Warrel Dane (morto di attacco cardiaco nel 2017) e’ capace di raggiungere vette molto alte, con vocalizzi che si sposano alla perfezione con il tessuto intrecciato dai nostri. Troviamo poi tre demo track, che faranno felici i fan piu’ esigenti. Dulcis in fundo 10 brani live, in cui saggiare tutta la loro potenza di fuoco dal vivo, registrati a Los Angeles nel tour di presentazione proprio di ‘Into The Mirror Black’. Questi ultimi particolarmente ghiotti, in quanto pubblicati in parte solo su un rarissimo Ep uscito in quegli anni e resi disponibili per tutti proprio in questa edizione. Un’ottima occasione per celebrare una grande release e per commemorare la figura di Warren Dale…
(Marco Pasini)
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