SAMIAM ‘STOWAWAY’
Review Overview
7.5
7.5SAMIAM
‘Stowaway’-LP
(Pure Noise)
7.5/10
Samiam. La recensione potrebbe tranquillamente finire qui, sarebbe bello. Ma sarebbe ingiusto verso i lettori e soprattutto per la caratura di una band immensa, attiva da 35 anni e con all’attivo album imprescindibili come ‘Clumsy’, ‘You Are Freaking Me Out’ e ‘Astray’. Un gruppo che è riuscito a coltivare con merito un culto non indifferente negli anni, quindi ogni loro nuova uscita fa sempre drizzare le antenne. Sono passati 12 anni dall’uscita del precedente ‘Trips’, un’eternità musicalmente parlando. Inevitabile che l’uscita dei tre singoli abbia creato un certo clamore nel panorama punk alternativo e, vista la caratura dei tre pezzi, pure un bel carico di aspettative. Ci ha ben pensato la Pure Noise Records a spolverarli per bene e a pubblicare il loro dodicesimo lavoro in studio, ovvero ‘Stowaway’. ‘Lake Speed’ che apre il nuovo lavoro è forse il pezzo meno Samiam di sempre, troppo tirato per i miei gusti se penso al gruppo, forse l’unica nota stonata all’interno dalla tracklist. Ma è con la seguente ‘Crystallized’ che si torna sui binari giusti, con gli intrecci melodici tra le chitarre e la voce di Jason Beebout che, pur non graffiando come una volta, riesce a fare alzare i peli sulle braccia. Questi sono i Samiam che mi piacciono, quel punk rock melodico mid tempo che strizza un po’ l’occhio ad un certo alternative americano. Sentitevi la sequenza ‘Shoulda Stayed’, ‘0Shut Down’ e ‘Scout Knife’ per capire quello che sto cercando di dirvi. E poi proseguite con ‘Monterey Canyon’, ‘Stanley’ e ‘Something’ e avrete il quadro completo di un disco che pur non aggiungendo niente di nuovo ci mostra un gruppo in splendida forma, compatto e che sa scrivere ancora canzoni grandiose. Non penso serva aggiungere altro. Samiam.
(Michael Simeon)
Comments