Royal Thunder ‘Wick’
Review Overview
8
8ROYAL THUNDER
‘Wick’-LP
(Spinefarm)
8/10
L’hype generato da ‘Crooked Doors’ ha reso questo ‘Wick’ uno dei dischi più attesi di questo inizio 2017, e a conti fatti non rimaniamo delusi dalla piega presa dal progetto musicale dei ragazzi di Atlanta. Il sound dei Royal Thunder si è infatti lasciato influenzare da sottogeneri meno intransigenti, dal rock radiofonico al prog più commestibile, in un percorso che non si allontana da quanto intrapreso in tempi e forme diverse da Baroness e Mastodon. La cantante e bassista Miny Parsonz rappresenta sempre la punta di diamante di un progetto che si è fatto meno urgente e nervoso e più ammaliante e incline alle introspezioni, con brani che non si scordano di omaggiare l’onnipresente substrato ipnotico caro ai Tool (cfr. ‘April Showers’) ma che anche di rendere imprescindibile un energico mid tempo hard rock come ‘We Slipped’, ricco di riferimenti ai seventies quanto a certo rock radiofonico, estremamente immediato e semplice considerando la ricercatezza negli arrangiamenti. ‘Tied’, il crescendo di ‘Turnaround’ e l’esplicativa (per comprendere il “nuovo” sound Royal Thunder) titletrack chiudono il cerchio, con coerenza e classe, nel dimostrare la crescita della band della Georgia. ‘Wick’ è un disco meno immediato e d’impatto rispetto a ‘Crooked Doors’, probabilmente ad oggi ancora i miglior disco dei Royal Thunder, ma è un disco comunque altamente consigliato per una delle band più interessanti in circolazione.
(Davide Perletti)
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