Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | December 22, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Riot V ‘Armor Of Light’

Riot V ‘Armor Of Light’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

RIOT V
‘Armor Of Light’-CD
(Nuclear Blast)
8/10


Riot V (prima si chiamavan semplicemente Riot, il V è stato aggiunto per ricordare il defunto fondatore Mark Reale, in modo tale da perpetuare la band ma senza offendere la sua memoria visto che continuare con il nome Riot senza di lui a parere della band stessa e del padre di Mark sarebbe stato fuori luogo) affondano le loro radici negli anni’70, quando si formano a New York e danno alle stampe degli ottimi album di power metal con tematiche fantasy. Musicalmente ineccepibili quanto brutte sono le copertine dei loro dischi, lasciatemelo scrivere. E pure questo ‘Armor Of Light’ non è da meno. Fortunatamente la musica è un altro paio di maniche. Qui parliamo di veri musicisti, non di quattro dementi tatuati che sbraitano in un microfono davanti ad un pubblico di decerebrati con pessimi gusti in fatto di abbigliamento. Il suono che traspare da questi brani è fluido e potentissimo, giocato sulla melodia e sulla velocità. La voce di Hall è puro miele per le orecchie: maestosa e teatrale senza scadere nel ridicolo. La coppia di chitarristi Flyntz e Lee intesse trame di chitarra complicate, piene di riff ma senza precipitare nel prolisso. Gli incastri che sono in grado di generare sono di un livello assoluto e di pura classe delle sei corde. La sezione ritmica è semplicemente fenomenale: tutta giocata sul doppia cassa (pure troppo), con linee di basso piene e mai debordanti. Una gioia per le mie orecchie. Il tutto risulta un amalgama di rara bellezza, in cui tutto è perfettamente bilanciato. Vi ritrovererete a canticchiare i chorus al primo ascolto o quasi. Un grande comeback, ideale per ricordare la figura scomparsa del fondatore Mark Reale, chitarrista e principale compositore, deceduto nel 2012. Consiglio questo album a chi cerca il tecnicismo non esasperato ma allo stesso tempo ricerca pure una certa finezza compositiva. Per gli tutti altri c’è il nuovo album dei Deafheaven…
(Marco Pasini)

Submit a Comment