Right Mind ‘The Paradox Of Our Age’
Review Overview
8
8RIGHT MIND
‘The Paradox Of Our Age’-CD
(Autoprodotto)
8/10
Che bella sorpresa questi Right Mind, da Melbourne, Australia. Hardcore melodico e velocissimo, sulla scia di Turning Point, dei Mouthpiece del 7” ‘Face Tomorrow’ e dei contemporanei Remission. 10 bordate suonate in maniera eccelsa, senza strafare, con un retrogusto fine anni ’80 inizio anni ’90, quando nell’hardcore si faceva strada quel tocco caldo e melodico che pescava a piene mani dai dischi dei Dag Nasty. I Right Mind sono un gruppo posi-core, lontano anni luce dalla violenza sonora e verbale a cui l’hardcore moderno ci ha abituati. I loro testi parlano di problemi sociali, economici, di riscoperta del proprio potenziale. Loro si definiscono youth crew, ma secondo me sono un pochino oltre. I pezzi sono congegnati in maniera ottima, non durano mai più di due minuti e mezzo, ma condensano tante emozioni e voglia di fare. La voce mi ricorda quella del cantante dei già citati Mouthpiece, mai sforzata ne urlata, ma calda e coinvolgente. Strumentalmente ci troviamo di fronte a pezzi semplici, ma ricchi di intrecci melodici ideali per esser suonati dal vivo. E’ un tipo di hardcore che oggi non è molto presente nel panorama moderno, dove tutti i gruppi sono impegnati a suonare il più pesantemente possibile. I Right Mind invece dimostrano che si può suonare hardcore senza eccedere nella “violenza bruta”, ottenendo un risultato estremamente positivo. Il fatto poi che siano un gruppo anche politicamente impegnato, lascia spazio a qualche speranza, visto che molto spesso i gruppi hardcore odierni finiscono per essere, tristemente direi, fini a sé stessi.
(Marco Pasini)
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