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A PLACE TO BURY STRANGERS
‘Worship’-CD
(Dead Oceans)
5/5
Il massimo si attribuisce ai dischi che hanno un grandissimo valore. Quelli che, in parte, sanno di rivoluzione. E gli A Place To Bury Strangers, oggi, sembrano andare proprio in quella direzione. Rivoluzionare il pop attraverso l’elettronica e attraverso il rock, facendo collidere pianeti tra loro distanti. Partite da una canzone come ‘Alone’: è la dimostrazione di come lo shoegaze dei My Bloody Valentine potesse e possa scivolare, su un letto di drum’n'bass, verso il decadentismo pop dei Depeche Mode. Così, giusto per dire. ‘You Are The Ones’, ancora, amplifica la maniacalit
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