Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | December 21, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Reverend Horton Heat ‘Whole New Life’

Reverend Horton Heat ‘Whole New Life’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

REVEREND HORTON HEAT
‘Whole New Life’-LP
(Victory)
8/10


La forza propulsiva di Reverend Horton Heat è quella di un tornado che non perde d’intensità da tre decadi su per giù. Questa potenza di intenti unita ad una grande padronanza dello strumento lo ha fatto diventare il guitar hero del moderno rockabilly, e gli ha fatto mettere in piedi forse la più grande band che il post Stray Cats ricordi. Cambi di formazione a parte, innesti più o meno riusciti e dipartite last minute (Scott Churilla) il risultato non cambia: solido rock’n'roll molto ritmico con spruzzate pop e blues, strizzando l’occhio al surf al country ed al punk (ma non lo chiamavano Psychobilly?). A differenza delle bands più authentic oriented gli resta comunque una sana voglia di fare casino nel senso “cazzone” del termine, ma a dispetto dei giovani virgulti crestati e ciuffati rimane sempre un gentleman texano dagli occhi di ghiaccio e dal ghigno beffardo che non si scompone neanche mentre sta eseguendo scale pentatoniche a velocità supersonica in piedi sul contrabbasso. ‘Whole New Life’ non tradisce quanto di buono è stato fatto nei precedenti episodi, canzoni ben composte ben suonate e ben arrangiate, è vero certi rimandi ci sono – ‘Got It In My Pocket’ ricorda qualche shot di Brian Setzer versione Orchestra, ma per quanto ci sforziamo nel vecchio gioco di “trova le analogie”, questo album rimane un prodotto singolare e originale. Va detta una cosa il Reverendo resta un “piccolo” culto all’interno della scena alternativa, senza nemmeno aver bisogno di un album di successo. Ma questo full-lenght è davvero fico, suona bene… insomma è un disco centrato. Canzoni come ‘Don’t Let Go Of Me’ o ‘Sunrise Trough The Power Lines’ rimangono ottimi esercizi di songwriting ragionato, stile e attitudine alla melodia. La stra-coverizzata ‘Viva Las Vegas’ qui riproposta con toni decisamente rootsy e caraibici vi farà fare un salto sulla poltrona, ultimo colpo di genio di una band che ad oggi non sta inventando nulla di nuovo, ma sa far girare pianeti attorno alla propria visione della musica. 21st century rockabilly style. Da avere assolutamente.
(Mat The Cat)

pk378

Submit a Comment