Ready, Set, Fall! interview
Ready, Set, Fall! interview
SD: CIAO RAGAZZI, PER PRIMA COSA PRESENTATEVI VELOCEMENTE
RSF: Ciao! Francesco, chitarra; Christopher, voce; Marco, batteria; Giovanni, basso e seconda voce; Frank, chitarra.
SD: COME STA ANDANDO QUESTO 2013?
Chris: Quest’anno è stato più un anno incentrato a prepararsi all’anno che verrà, in cui non abbiamo deciso di suonare tanto, programmando meno date ma più pensate. Ci siamo concentrati di più a fare l’album, che ora è finito, e a cercare un’etichetta con il quale farlo uscire, perciò abbiamo preferito limitare le date.
SD: SO CHE AVEVATE UN TOUR PROGRAMMATO PER MAGGIO IN GERMANIA, INGHILTERRA…MA POI E’ STATO POSTICIPATO, COME MAI?
Francesco: Si, appunto come dicevamo prima, quest’anno è stato molto incentrato sulla preparazione per l’anno prossimo, percui anche il tour è stato posticipato, come abbiamo anche scritto su Facebook. Poichè è cambiata la data di release che avevamo in mente, il tour avverrà a gennaio/febbraio 2014.
SD: ERA UNA BUONISSIMA OCCASIONE PER FARVI CONOSCERE ALL’ESTERO ANCHE SE NON è LA PRIMA VOLTA CHE USCITE DAL NOSTRO PAESE…
Frank: Si non è la prima volta, fa molto piacere suonare all’estero. Forse ultimamente abbiamo anche suonato più all’estero che in Italia…abbiamo fatto un tour in Russia di quasi un mese, e l’Europa l’abbiamo girata praticamente tutta. Quindi siamo contenti di tornare all’estero, magari con il disco già
fuori.
SD: COME VI ACCOGLIE IL PUBBLICO NEGLI ALTRI PAESI?
Chris: Non abbiamo quasi mai avuto brutte esperienze, il pubblico ci ha sempre accolto bene. In quanto alla differenza tra il nostro pubblico e quello estero, è un discorso molto relativo. Dipende dalla serata…come ci può essere una bella serata in Italia con gli amici e meno persone, ci può essere una serata all’estero in cui pensi che è bello che il pubblico reagisca così bene. Non esiste un posto migliore dove suonare secondo me, la data bella la trovi in base a come una situazione ti viene presentata.
SD: HO LETTO PERO’ CHE AVETE GIA’ ANNUNCIATO QUANDO SARANNO LE PROSSIME DATE ALL’ESTERO…STATE GIA’ FACENDO IL COUNTDOWN PER LA PARTENZA?
Chris: Appena finisce l’album, inizia una serie di altri meccanismi ancora più complicati per la preparazione. Siamo troppo agitati, ci sono ancora troppe cose da fare, e fino a febbraio ce ne vuole ancora di prepararne di cose. Quindi è fortunatamente ancora lontana [ridono]. L’idea ci eccita, ma ancora non siamo pronti, pian piano ci metteremo in marcia!
SD: VI PIACE ANDARE IN TOUR?
Chris: Beh, si certo! Anche perché se non vai in tour non sai, cioè se non provi non vedi com’è. Quando si è in tour e si vede che la gente reagisce, anche quando si è stanchi, è appagante.
SD: VOLETE RACCONTARCI QUALCHE ANEDDOTO SIMPATICO O STRANO CHE VI è CAPITATO?
Gio: Tanto tempo fa, in una certa località d’Italia, eravamo agli inizi di questo progetto e ci avevano chiamato a suonare. Ci siamo ritrovati a fare il soundcheck in una sala da ricevimento per matrimoni e comunioni, con un albero di natale poggiato in un angolo. Non c’era nulla, non c’erano amplificatori, non c’erano casse e appena è partito il batterista con il soundcheck ci hanno cacciato urlandoci che quella musica era “musica del demonio”. E lui era un ex ballerino di Kledi che lavorava in questo posto, però ci hanno pagato per andare via quindi…
Chris: Le volte che ci siam trovati infestati dai fantasmi, finestre che si aprivano, porte aperte, giocattoli che si spostavano da soli [ridono]. E una volta in Francia “qualcuno” si dimenticò di far benzina, e magicamente il mezzo si fermò in mezzo all’autostrada. Allora mentre aspettavamo, per non deprimerci, abbiamo iniziato a fare i deficienti coverizzando della musica black metal. E poi non so, tipo in Russia ci siam ritrovati a fare il bucato nel lavandino e ad appendere i vestiti in giro per tutta la stanza, che se entravi sembrava di stare in un mercatino.
SD: E INVECE, STATE GIA’ SCRIVENDO NUOVI PEZZI?
Chris: Mmh ni! Si, ma adesso penso che sarebbe molto più importante dare l’attenzione che merita a quelli che sono già stati fatti. Collaboriamo anche con un producer, Andrea Fusini, col quale siamo sempre in stretto contatto e creare un pezzo non è proprio una cosa da poco, diciamo che ci vuole del tempo. Perciò le idee sono tantissime, ma realizzarle è un altro discorso.
SD: COME NASCE UNA VOSTRA CANZONE?
Frank: C’è la cameretta Frank, che è un buco situato a Milano, cioè la mia casa! Dove ci sono sempre 45° tutto l’anno [ridono]. Lavoriamo molto a stretto contatto con il nostro produttore Andrea Fusini, che scrive anche lui per noi, quindi lo vediamo come un sesto membro della band. Perché ci siamo trovati da subito in sintonia, insieme abbiamo tante idee. Quindi sì, diciamo che una nostra canzone nasce “nella stanza delle Hawaii”, ci mettiamo lì insieme a scambiare idee.
SD: QUAL’E IL SOGNO DEI READY, SET, FALL?
Gio: Sicuramente di poter intraprendere un percorso intelligente come band, ovvero non bruciarsi in periodi folli in cui magari si da il tutto per tutto e poi ci si ritrova senza nulla. Magari intraprendere una carriera che possa essere graduale, ma che ci possa portare ad avere qualcosa di stabile. Perché comunque tutti vogliamo fare quello, tutti siamo determinati a fare quello, e speriamo di poterlo fare al più lungo possibile che comunque non è facile. Che possano venire i tour da headliner o i tour da supporto per band più o meno grosse, va bene. Innanzitutto vogliamo girare di più l’Europa perché è un posto molto interessante, anche gli artisti americani che suonano qui la reputano migliore, perché è molto più variegata rispetto a quello che si trova negli US. Ci sono molte più possibilità, e noi speriamo di poterle sfruttare tutte!
SD: QUALCHE ANTICIPAZIONE SUI PROSSIMI PROGETTI?
Chris: Progetti in futuro, continuare a suonare per i Ready, Set, Fall!, io assolutamente e penso anche tutti gli altri. Come band, sicuramente tirare fuori l’album, un nuovo video che magicamente forse arriverà, ci stiamo lavorando ora su. Poi iniziare una campagna di promozione, occupandoci bene di tutti i settori che possano coprire una band. Nel senso, una band non è solo suonare, una band è tante cose. Creare determinate attitudini che possano piacere alla gente, e così via. Dopo esserci presi un anno di tempo per finire l’album, abbiamo voglia di tornare un attimo su un ambito della band più divertente. Tra altri progetti, scrivere nuove canzoni, abbiamo in mente già tantissime cose diverse.
Gio: Noi facciamo un genere che è comunque accostabile un pò al metalcore, un po’ al melodic death metal, un sacco di cose. Chris ha una voce pulita che secondo me è bellissima, quindi potremmo sfruttarla un sacco per fare tante cose, è molto versatile. Quindi chissà, potremmo avere un sacco di influenze diverse da sfruttare nei prossimi album, siamo molto aperti ad altre influenze. Come speriamo si senta anche nel prossimo album, abbiamo cercato di rendere ogni canzone un po’ diversa, stabile all’interno dello stesso album.
Submit a Comment