Protest The Hero ‘Volition’
Review Overview
9
9PROTEST THE HERO
‘Volition’-CD
(Spinefarm)
9/10
Questo è un disco che andrebbe introdotto in ogni scuola di musica e fatto imparare a memoria. E’ un lavoro che al primo ascolto colpisce, al decimo ti esalta come un bambino davanti a un nuovo giocattolo e al centesimo lo ami, in poche parole non ti stufa mai. E’ talmente ricco di particolari, sfumature e colpi di genio che si potrebbe ascoltare in loop e non capirlo pienamente nemmeno a distanza di giorni. E’ un disco dei Protest The Hero, anzi “il disco” dei Protest The Hero. Perché se finora la band canadese aveva surclassato la concorrenza in fatto di math oggi sono riusciti persino a surclassare loro stessi. ‘Volition’ è qualcosa di teatrale, dove il combo ha preso seriamente in considerazione la parola rock e portando a termine il compito più arduo possibile: scrivere qualcosa che unisse passato e presente. E allora spazio al math, al rock, al punk – hardcore anni’80 e al prog inteso nel modo più ispirato e tecnico possibile. Qualcosa di semplicemente assurdo e amabile al tempo stesso. Da una parte troviamo un lotto di musicisti da capogiro: due chitarristi alieni e una sezione ritmica comandata da un certo Chris Adler dei Lamb Of God, che si è unito alla ciurma per la registrazione del disco con una sua performance incredibile. E poi ovviamente ecco lui: Rody Walker. Un mostro. In qualunque situazione lo si metta – dalla più caotica alla più melodica – il suo timbro di voce non perde un briciolo di potenza. Applausi a scena aperta insomma. La domanda principale resta però una: dove hanno trovato tutte queste energie i Protest The Hero per mettere a segno un disco del genere? Dall’essere indipendenti. Il fatto di non avere alle spalle una casa discografica pronta a dettare tempi e regole del gioco ha dato stimoli incredibili al gruppo, al punto da fargli scrivere un autentico capolavoro, al nome ‘Volition’.
(Arturo Lopez)
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