Port Noir ‘Any Way The Wind Carries’
Review Overview
5.5
5.5PORT NOIR
‘Any Way The Wind Carries’-CD
(Century Media)
5.5/10
Ascoltare ‘Any Way The Wind Carries’ degli svedesi Port Noir riporta alla mente le sonorità che andavano per la maggiore qualche anno addietro, ma che a conti fatti si sono rivelate come un fuoco di paglia: stiamo parlando di quel mix di alternative metal, nu prog e post rock che citavano a piene mani gli onnipresenti Tool sporcandone l’indole in modo più o meno marcato. Il primo, e probabilmente unico degno di menzione, nome che mi viene in mente in questo genere-non genere corrisponde ai Karnivool e in effetti il gruppo australiano, soprattutto nella declinazione più soft, mi ha ricordato molto l’operato dei Port Noir. A scanso di equivoci ‘Any Way The Wind Carries’ è un disco ben suonato, confezionato ottimamente e dove tutto sembra al posto giusto… peccato che questa perfezione formale non riesce a coinvolgere l’ascoltatore oltre ad un ascolto superficiale. La componente art-rock, particolarmente sviluppata per quanto riguarda la parte vocale, appesantisce poi l’ascolto e non rende agevole la voglia di approfondire il discorso. Peccato, perché le capacità ci sono tutte, e forse sono fin troppo critico nel giudicare un disco e una band che ha comunque tutte le carte in regola per fare breccia negli amanti di questo tipo di sonorità frastagliate e variegate.
(Davide Perletti)
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