Poison Blood ‘Poison Blood’
Review Overview
8
8POISON BLOOD
‘Poison Blood’-EP
(Relapse)
8/10
I Poison Blood con il loro primo Ep disegnano una sottile ma solida linea di congiunzione fra il black metal, il deathrock, i sintetizzatori e l’occulto. I nostri infatti suonano selvaggi e barbari nelle parti più spinte e veloci, per poi creare atmosfere raffinate e decadenti nei momenti più riflessivi. Il black metal primordiale è come un’agghiacciante ululato in una notte ammantata di gelo e neve in qualche speduta foresta del Nord Europa. Siete solo voi e la natura. Davide contro Golia. In questi frangenti i Poison Bloopd dimostrano di essere spietati nell’infliggere dolore sonoro che si tramuta in dolore dell’anima e del corpo. Lancinanti riff di pura violenza accompagnati da un drumming ossessivo. Poi, come per magia, ti ritrovi l’ultimo brano, ovvero ‘Circle Of Salt’, in cui i synth la fanno da padrone e in cui tutto viene portato ad un livello successivo nella scala di quel dolore di cui scrivevo più sopra. Il nostro duo, formato da membri di Krieg e Horseback da vita ad un Ep di pulsante energia occulta, ammantato dei suoni più cupi in circolazione. L’atmofera di disagio e di imminente catastrofe che i nostri sanno creare è encomiabile. Attenzione, però. Non parlo di catastrofe ambientale o dovuta a guerre. Qui la catastrofe è la catarsi del proprio essere che progressivamente si autodistrugge, in un crescendo di perdita di contatto con la realtà, in una sorta di annullamento e punizione estrema. Per ora questo è l’antipasto. Ma ho come l’impressione che il meglio debba ancora arrivare…
(Marco Pasini)
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