Pelican ‘Nighttime Stories’
Review Overview
8.5
8.5PELICAN
‘Nighttime Stories’-LP
(Southern Lord)
8.5/10
I Pelican, questo è un dato di fatto, sono tra le band che più hanno contribuito a rendere grande il post-metal. Album come ‘Australasia’ e ‘The Fire In Our Throats Will Backon The Thaw’, usciti entrambi per Hydra Head, sono due pietre miliari. Poi hanno tenuto botta, con dei lavori meno memorabili. Nel 2013 c’è l’ultimo sussulto su studio, ‘Forever Becoming’, seguito dall’abbandono di Schroeder-Lebec, uno dei due chitarristi. Subentra Thomas, arrivano i lutti (l’album è dedicato al padre di Thomas e a Jody Minnoch voce dei Tusk – che era in pratica il progetto principale di tre quarti della vecchia line up, e i Pelican invece un side project – cui si deve pure il titolo del nuovo album e di alcuni brani) e le paternità, e i Pelican, che hanno comunque 18 anni, si ritrovano adulti. ‘Nighttime Stories’ è come se fosse quasi il loro passaggio di iniziazione, un discorso notturno che recita l’epitaffio del passato e si apre a un giorno nuovo. Inizia proprio con un’emblematica chitarra acustica che attraversa (letteralmente) le generazioni e il tempo, quella dell’opener ‘WST’, donata a Thomas dal padre delle cui iniziali il brano porta il titolo. Poi è il momento della tortuosa ‘Midnight And Mescaline’ che con una sorta di prog stoner granitico e muscoloso aveva anticipato l’album. ‘Nighttime Stories’ è un monstrum spaventoso che parla grammatiche musicali diverse senza che nessuna riesca veramente ad ingabbiarlo in un unico linguaggio. E allora la sicurezza magistrale con cui forgiano il loro discorso usando così tante materie diventa impressionante. Tanto più che l’album è più nero che mai, ce lo suggerisce già il cromatismo dell’artwork più cupo della loro discografia, e loro sono in formissima. I riffoni aprono gli orizzonti a gigantesche maree e implacabili colate di lava nerissima squassata da tremori in cui ogni dettaglio ha il suo significato magico. Un blob inframezzato da rarissimi barlumi di serenità (‘It Stared At Me’) o da momenti di più sontuosa fierezza, dalla schiena dritta e meno contorti (‘Nighttime Stories’). I toni evocati raggiungono picchi di potente drammaticità e sono quelli cimiteriali e della perdita ma affrontati con la consapevolezza e la lucidità di dover guardare avanti. ‘Nighttime Stories’ è un grande album, fra i migliori della loro discografia, e lo ritroverete sicuramente in molte classifiche di fine anno. Esce per Southern Lord e l’edizione europea consta di un doppio LP Orange limitato a 500 copie.
(Santo Premoli)
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