Parkway Drive @ Circolo Magnolia, Milano – recap
Ennesimo ritorno in terra nostrana per i cinque di Byron Bay che ricalcano il palco del Magnolia di Segrate, alle porte di Milano, accompagnati solamente dai tedeschi Burning Down Alaska.
A nulla son serviti i post dei fans sui social per il dispiacere di non vedere i precedentemente annunciati The Word Alive nella serata, ma i motivi non son dipendenti dalla booking o dall’organizzazione bensì per motivi di salute della band stessa. Si parte quindi in orario post cena con il melodic post hardcore dei Burning Down Alaska, che svolgono il lavoro di apertura egregiamente nonostante un mix sonoro che esalta troppo i bassi e fa uscire poco le melodie delle chitarre: riescono sia ad intrattenere che a coinvolgere i già parecchi presenti, che rispondono seguendo i ritornelli melodici e aprendo i primi moshpits della serata. Dopo il tempo necessario per una pausa al bar all’aperto, salgono sul palco gli attesi headliner: inizio col botto per i Parkway Drive in senso letterale: un esplosione di coriandoli e stelle filanti sul pubblico decreta l’inizio dello show partendo con pezzi forti come ‘Destroyer’, ‘Vice Grip’ e anche una ripescata dal passato ‘Carrion’. Ottimo show per gli australiani con una scaletta che si mantiene soprattutto sugli ultimi album e singoli estratti da questi, una sicurezza in quanto precisione, voce e tiro, aiutati nello show anche da un ottimo impianto luci e una perfetta resa sonora. È inutile dire come incarnino l’aspetto più hardcore punk del metal, portando quella dose di sincerità e trasparenza nella loro musica, attitudine positiva che gli viene riconosciuta internazionalmente ormai da oltre 10 anni e non fa perdere la voglia di vederli ancora anno dopo anno.
BURNING DOWN ALASKA
PARKWAY DRIVE
(Txt by Marco Mantegazza; Pics by Arianna Carotta)
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